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Clima, accordo raggiunto per la riduzione degli idrofluorocarburi

Più di 150 Paesi hanno firmato l’emendamento al Protocollo di Montreal.
A cura di Nadia Vitali
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Immagine elaborata grazie ai dati NASA/NOOA che evidenzia le anomalie nelle temperature registrate nel 2015, anno caldo da record
Immagine elaborata grazie ai dati NASA/NOOA che evidenzia le anomalie nelle temperature registrate nel 2015, anno caldo da record

A Kigali, in Rwanda, sono stati oltre 150 i Paesi a concordare il limite all'uso degli idrofluorocarburi (HFC) nell'ambito del ventottesimo meeting delle Parti del Protocollo di Montreal, conclusosi il 14 ottobre.

L'accordo è un emendamento al protocollo firmato nel 1987, ed entrato in vigore due anni dopo, con l'obiettivo di ridurre la concentrazione nell'atmosfera di sostanze dannose per lo strato di ozono. Imputati, in questo caso, erano gli HFC, composti chimici, utilizzati nei freezer e nei condizionatori per l'aria come refrigeranti, responsabili in gran parte dell'effetto serra.

I primi a doversi impegnare nella riduzione delle emissioni degli idrofluorocarburi saranno i Paesi industrializzati che, già nel 2019, faranno entrare in vigore il nuovo piano; ai Paesi in Via di Sviluppo, come quelli dell'America Latina, è stato concesso più tempo per adeguarsi e, così, applicheranno a partire dal 2024. Alcuni Stati, come Pakistan, Iran ed Iraq, hanno sostenuto di aver bisogno di ulteriore tempo affinché le loro economie possano crescere e, quindi, che cominceranno a muoversi nel 2028. L'India, addirittura, opererà il primo taglio del 10% nel 2032.

Si tratta di un passo estremamente importante in direzione della concretizzazione delle promesse già fatte a Parigi, nell'ambito della Conferenza delle Parti tenutasi a dicembre del 2015. Nelle speranze delle organizzazioni mondiali che si occupano della difesa dell'ambiente, l'accordo avrebbe dovuto portare ad una riduzione del riscaldamento globale di mezzo grado entro la fine del secolo ma, per come stanno le cose al momento, l'obiettivo verrà centrato solo al 90%, spiega Durwood Zaelke dell'Institute for Government and Sustainable Development alla BBC.

Secondo le stime degli esperti, l'accordo riuscirà a rimuovere l'equivalente di circa 70 miliardi di tonnellate di anidride carbonica dall'atmosfera entro il 2050: è tanto ma, in ogni caso, solo una parte di quello che andrà fatto per salvare il Pianeta dal riscaldamento.

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