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Cinque nuove isole scoperte a nord della Russia, ma non è una bella notizia

Scienziati e militari russi hanno scoperto cinque nuove isole nell’Oceano Artico, a ridosso degli arcipelaghi Novaya Zemlya e Franz Josef Land. Le isole, che hanno una superficie compresa tra 900 e 55mila metri quadrati, sono emerse in seguito allo scioglimento del grande ghiacciaio Nansen, provocato dai cambiamenti climatici.
A cura di Andrea Centini
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Franz Josef Land. Credit: Christopher Michel
Franz Josef Land. Credit: Christopher Michel

Cinque nuove isole sono state scoperte al largo delle coste della Russia settentrionale, non distanti degli arcipelaghi di Novaya Zemlya e Franz Josef Land, incastonati nel cuore dell'Oceano Artico. Normalmente la scoperta di nuove isole è un momento emozionante per gli scienziati, anche se avviene in luoghi remoti e inaccessibili raggiunti solo da militari e studiosi, tuttavia in questo caso non si tratta di una bella notizia. Le cinque isole, che hanno una superficie compresa tra 900 e 55mila metri quadrati, sono infatti emerse in seguito allo scioglimento del ghiacciaio Nansen (o Vylka), ridotto sensibilmente a causa dell'impatto dei cambiamenti climatici.

La scoperta. Tutto è iniziato nel 2016, quando la presenza delle isole è stata rilevata da un ingegnere impegnato in servizi di misurazione oceanografica sulla nave idrografica Vizir (appartenente alla flotta settentrionale) e da uno studente dell'Università statale del mare. Quest'ultimo stava analizzando le immagini catturate dai satelliti per la sua tesi. La conferma dell'esistenza delle isole è arrivata dal Ministero della Difesa russo a tre anni di distanza, dopo una spedizione condotta a partire dal 15 agosto tra i mari di Barents e Kara. “Misurazioni topografiche sono state condotte sulle nuove isole, che sono state descritte nel dettaglio e fotografate”, hanno indicato i militari russi nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Ministero della Difesa.

Temperature infernali. Recentemente in alcune località nel circolo polare artico le temperature hanno sfiorato i 35° centigradi, anomalie che hanno determinato un'accelerazione senza precedenti nello scioglimento dei ghiacci. Basti pensare alla Groenlandia, dove solo nel mese di luglio sono andate perdute quasi 200 miliardi di tonnellate di ghiaccio. Ma la situazione drammatica nei pressi dell'arcipelago di Franz Josef Land è nota da anni. Un recente studio guidato da scienziati dell'Università Cornell di New York ha determinato che tra il 2011 e il 2015 lo scioglimento del ghiaccio è raddoppiato rispetto al passato. Non è dunque un caso che negli ultimi anni siano state scoperte nella zona una trentina di nuove terre emerse. Sulle isole appena individuate, site nella baia di Vise, gli scienziati e i militari hanno rilasciato una “capsula del tempo” contenente alcune informazioni sugli scopritori, una nota e un gagliardetto commemorativo per il centenario del servizio idrografico della flotta settentrionale.

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