Celebriamo l’orgasmo, che sia cerebrale, ‘colorato’ o misterioso come quello delle donne
Oggi è la Giornata Mondiale dell’orgasmo, quel culmine di piacere che allieta uomini e donne, anche se per queste ultime ogni tanto può risultare più complesso da raggiungere. Ma vediamo insieme cosa c’è da sapere sull’orgasmo, da quello cerebrale, fino a quello ‘colorato’.
Cos’è l’orgasmo
L’orgasmo, da definizione del dizionario Treccani è:
Un complesso evento psicofisiologico, di breve durata, che costituisce l’acme dell’eccitamento sessuale ed è accompagnato da un particolare stato di coscienza, intensamente piacevole: raggiunto in seguito a stimolazioni sia somatiche sia psicologiche, è caratterizzato da una serie di azioni neuromuscolari non controllate dalla volontà, che culminano per l’uomo nell’eiaculazione e per la donna in contrazioni perivaginali e altri fenomeni motorî e secretorî riflessi, determinando la risoluzione delle tensioni sessuali.
Insomma l’orgasmo è un momento breve, ma intenso al quale si arriva per doppia stimolazione: somatica e psicologica, quindi non si tratta di un culmine a cui arrivare meccanicamente, ma un complesso momento che rappresenta, o almeno dovrebbe, il culmine di un’attività condivisa e piacevole, che sia il rapporto sessuale o la masturbazione.
Il ritmo dell’orgasmo
Gli scienziati hanno scoperto che il ritmo è fondamentale per raggiungere l’orgasmo poiché questo tipo di stimolazione incrementa le nostre onde cerebrali a determinate frequenza per portarsi ad un trascinamento neurale che, con una stimolazione sessuale intensa e duratura, ci mettere in sincronia con il cervello. La sincronia ci induce in uno stato di trance che ci porta fino all’orgasmo. Un consiglio? Aiutarsi a tenere il ritmo mettendo musica in sottofondo.
La depressione post-orgasmo, un problema maschile
Dopo l’orgasmo, alcuni uomini cadono in depressione e questa condizione si chiama disforia post coitale. In pratica, dopo l’orgasmo, nell’uomo scatta una profonda tristezza. Gli scienziati hanno scoperto che a soffrirne, o ad averne sofferto almeno una volta nella vita, sono il 41% degli uomini.
Donne e orgasmo, un mistero che sembra irrisolvibile
L’orgasmo femminile sembra essere un mistero, forse perché, diversamente da quello maschile, può essere raggiunto (come no) attraverso diverse tipologie di stimolazioni e forse perché è un argomento trattato solo recentemente. Gli orgasmi femminili sono i risultati di un mondo fallocentrico? Se lo sono chiesti gli scienziati partendo da una certezza: le donne raggiungono l’orgasmo più facilmente con altre donne che con gli uomini. Perché? Perché culturalmente l’appagamento sessuale è una prerogativa principalmente maschile, questo ha fatto sì che gli uomini, ancora oggi, non siano in grado di procurare l’orgasmo alle donne al termine di ogni rapporto sessuale. Con un po’ di impegno però è possibile far raggiungere l’orgasmo anche alle donne: sesso orale, rapporti sessuali più lunghi, maggior dedizione e altruismo, aiutano.
L’orgasmo a colori esiste, e tu che colore vedi?
Al mondo esistono persone sinestesiche, cioè soggetti che sperimentano un fenomeno sensoriale e percettivo che li porta fondere gli stimoli: quindi un fenomeno uditivo può scatenare una reazione, ad esempio, alla vista. Le persone sinestesiche possono anche vedere il sesso a colori, come hanno dimostrato gli scienziati che hanno scoperto che il desiderio è arancione, l’orgasmo è blu e viola, e il momento dopo il sesso è rosa e giallo.
L’orgasmo cerebrale, godere con il cervello si può
Si chiama Autonomous sensory meridian response (ASMR), detto anche orgasmo cerebrale, ed è un insieme di sensazioni piacevoli che vengono stimolate dai sensi e che si esprimono con un intenso senso di piacere e rilassamento seguito da leggero formicolio dalla testa sino alle spalle. Come si raggiunge l’orgasmo cerebrale? Dipende dalla vostra sensibilità, potrebbe servire l’ascolto di una voce calma, l’osservazione di un libro che viene sfogliato con un tocco delicato, il rumore dell’acqua che scorre, l’ascolto di un musicista, insomma, varia da persona a persona.