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Cavalli ammazzati dalle corse: uccisi dallo sforzo fisico a cui li obblighiamo

Ricercatori canadesi hanno dimostrato che i cavalli da corsa possono morire a causa dell’esercizio fisico di gare e allenamenti. Più a rischio i giovani stalloni purosangue.
A cura di Andrea Centini
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I cavalli da corsa possono essere uccisi dall'intenso esercizio fisico cui sono sottoposti durante le gare e gli allenamenti. Lo ha dimostrato un team di ricerca dell'Università di Guelph, Canada, che ha condotto uno studio specifico sui decessi dei cavalli da competizione in Ontario, la più popolosa provincia canadese. Gli scienziati, coordinati dal professor Peter Physick-Sheard, docente presso il Dipartimento di Medicina di popolazione, hanno analizzato statisticamente i casi di 1.713 morti tra il 2003 e il 2015, facendo emergere un legame tra le corse e il tasso di mortalità in relazione alla razza, al sesso, all'età e ad altri parametri degli equini.

“Lo studio rivela parallelismi tra la mortalità e l'intensità della gestione complessiva dei cavalli, il loro stile di vita e il tipo di esercizio che fanno”, ha dichiarato l'autore principale dello studio. “Allenarsi e correre alla massima velocità in breve tempo e spazio – ha aggiunto Physick-Sheard – è un rischio per la salute dei cavalli, come lo è per qualsiasi altra specie, compresi gli esseri umani”.

I ricercatori sono stati agevolati nel loro studio grazie all'organismo che regolamenta le corse dell'Ontario, l'Alcohol and Gaming Commission, che obbliga tutti i proprietari di cavalli a segnalare i decessi degli animali avvenuti entro sessanta giorni dall'ultima corsa. Incrociando statisticamente tutti i dati, gli studiosi hanno dimostrato che i cavalli purosangue sono quelli più esposti alla morte in seguito a una gara, a causa di complicazioni muscolo-scheletriche. Seguono a ruota i cosiddetti “Quarter Horse”, cavalli americani che derivano da un incrocio tra i mustang – cavalli rinselvatichiti – e i purosangue inglesi. A rischiare meno sono i cavalli di razze standard. In base ai dati, circa l'1 percento dei purosangue che partecipa alle competizioni muore per lo sforzo cui viene sottoposto.

Tra i parametri particolarmente influenti vi è il sesso e l'età degli animali. Gli stalloni purosangue più giovani sono quelli che rischiano più di tutti in assoluto, rispetto alle fattrici e ai cosiddetti castroni (maschi di cavalli castrati). Tra i cavalli più avanti con l'età, al contrario, rischiano più i castroni degli stalloni. Secondo gli studiosi che hanno realizzato lo studio, a influire sulla mortalità vi sarebbe anche la gestione del comportamento dei cavalli, attuata per offrire un “vantaggio competitivo” durante le corse, ma che invece potrebbe avere un impatto negativo sulla salute degli animali. La ricerca, i cui dettagli sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Equine Veterinary Journal, punta a mitigare i rischi per i cavalli; l'industria dell'Ontario ha già confermato che utilizzerà i dati per migliorare la qualità della vita degli equini.

[Credit: Andreas1967]

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