Cassini immortala uno ‘tsunami’ su Saturno: le spettacolari immagini dell’anello B
La sonda Cassini ci ha regalato un nuovo, spettacolare scorcio degli anelli di Saturno, nello specifico una panoramica dell'anello B e dell'onda di densità a spirale che lo attraversa, un fenomeno legato al transito orbitale del satellite Giano. Queste increspature si formano con lo stesso principio che genera le galassie a spirale nello spazio intergalattico, e ogni cresta è in pratica un braccio che avvolge completamente il pianeta. L'onda di densità immortalata dalla fotocamera della sonda NASA/ESA è l'unica presente nella parte interna dell'anello B, il più brillante assieme all'anello A e caratterizzato da numerosi anelli minori e densi.
Osservando attentamente l'immagine divulgata dall'agenzia aerospaziale americana, sembra che l'anello B sia inclinato e che la parte in alto a sinistra, dove si propaga l'onda di densità ben visibile in basso a destra, sia lontana dalla fotocamera di Cassini. In realtà si tratta di una semplice illusione ottica, dovuta al fatto che la lunghezza d'onda diminuisce allontanandosi dal punto in cui essa origina. La propagazione dell'onda è legata alla peculiare condizione del satellite Giano, che condivide la stessa orbita con un'altra luna di Saturno, Epimeteo.
Ogni quattro anni le due lune si scambiano di posizione, e quando avviene lo ‘swap' si genera una nuova cresta dell'onda. Ciò significa che la distanza tra ciascuna coppia di creste equivale a quattro anni di ‘storia' nella propagazione dell'onda di densità (chiamata Giano 2:1), un dato che gli scienziati hanno sfruttato per analizzare gli effetti del fenomeno nel corso di decenni. L'onda origina a circa 100mila chilometri di distanza dall'atmosfera di Saturno, e lo scatto di Cassini, catturato lo scorso 4 giugno, è stato ottenuto da una distanza di 76mila chilometri dal pianeta, mostrando una risoluzione di 530 metri per pixel.
Quella diffusa dalla NASA è una delle ultime immagini di Cassini che potremo ammirare. Il prossimo 15 settembre, infatti, la sonda impegnata nelle manovre del “Gran Finale” terminerà la sua ventennale avventura nello spazio, tuffandosi nel cuore dell'atmosfera di Saturno dove brucerà come una cometa sulla volta celeste.
[Credit: NASA]