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Cancro, rivoluzionario intervento a Torino salva vita a donna colpita da raro sarcoma osseo

Una squadra composta da medici e ingegneri ha messo a punto un pionieristico intervento che ha permesso di salvare la vita a una donna di 40 anni, colpita da un raro sarcoma osseo al bacino. Grazie a un preciso modello 3D non solo è stato possibile pianificare a tavolino ogni dettaglio dell’asportazione del tessuto malato, ma anche di innestare una protesi “su misura” in grado di interfacciarsi perfettamente dal punto di vista anatomico e biomeccanico.
A cura di Andrea Centini
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Credit: skeeze
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Grazie a un pionieristico intervento chirurgico, medici e ingegneri italiani hanno salvato la vita a una donna di 40 anni colpita da un sarcoma osseo, una rara e aggressiva forma di tumore. Le equipe di specialisti coinvolte hanno collaborato per realizzare una super protesi personalizzata e stampata in 3D, in grado di interfacciarsi perfettamente dal punto di vista anatomico e biomeccanico col bacino della paziente, dove si era sviluppato il tumore. L'intera operazione è stata pianificata su un modello tridimensionale, che ha permesso di intervenire sulla donna con la massima precisione e rapidità, riducendo i rischi e le perdite di sangue.

Orgoglio italiano. A condurre l'intervento di asportazione del sarcoma e l'innesto della protesi gli ortopedici del reparto di Chirurgia Oncologica Ortopedica presso l'Ospedale CTO della Città della Salute di Torino. I medici, coordinati dal dottor Raimondo Piana, hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Clinica Ortopedica e Traumatologica universitaria – diretta dal professor Alessandro Massè – e con il team di anestesisti guidato dal dottor Maurizio Berardino.

Intervento rivoluzionario. Grazie alle scansioni ottenute da TAC e risonanze magnetiche, gli ingegneri biomedici di una società torinese hanno realizzato un perfetto modello 3D del bacino della paziente, così preciso che i medici hanno potuto progettare persino le "linee di taglio" per l'asportazione del tumore. Sulla base del modello è stata costruita la protesi personalizzata, in grado di interfacciarsi in modo assolutamente naturale con la porzione sana del bacino della paziente. L'intera operazione è durata circa 2 ore e mezza in meno rispetto alle procedure standard, proprio grazie al modello 3D che ha garantito una pianificazione dell'intervento certosina. Alcuni giorni dopo l'operazione, perfettamente riuscita, la donna è stata trasferita presso l’Unità Spinale Unipolare (USU) del Dipartimento di Ortopedia Traumatologia e Riabilitazione diretta dal professor Giuseppe Massazza; qui seguirà il percorso riabilitativo per recuperare la capacità di camminare.

Precedente a Firenze. Lo scorso anno un squadra multidisciplinare composta da medici dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer (Firenze) e da ingegneri del laboratorio T3Ddy ha creato la perfetta replica del cranio di una sedicenne colpita da un tumore cerebrale. Grazie alla stampa 3D è stato possibile pianificare l'intervento a tavolino e scegliere il percorso meno invasivo, vista la delicatissima posizione della massa tumorale alla base del cranio. Anche in questo caso l'intervento riuscì alla perfezione.

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