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Cancro, italiani creano navette che uccidono i tumori e potenziano il sistema immunitario

Ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova hanno progettato navette microscopiche con la capacità di uccidere selettivamente le cellule tumorali e, all’occorrenza, potenziare il sistema immunitario contro le neoplasie.
A cura di Andrea Centini
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Immaginate navette microscopiche progettate per attaccare le cellule tumorali e preservare quelle sane, che al contempo sono in grado di potenziare l'azione del sistema immunitario contro la malattia. Non si tratta di fantascienza, bensì di un innovativo e promettente trattamento contro il cancro che ricercatori del Laboratorio di Nanomedicina di Precisione presso l'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) stanno sperimentando con successo.

Le microscopiche navette, propriamente delle nanoparticelle, riescono a unire l'efficacia della chemioterapia e dell'immunoterapia grazie alla loro duplice struttura fisica, all'occorrenza rigida o soffice. Quando sono soffici possono viaggiare all'interno dell'organismo sino a raggiungere indisturbate il bersaglio determinato, e una volta in loco lo “bombardano” selettivamente, rilasciando il medicinale che uccide le cellule malate e preserva quelle sane. La loro morbidezza serve a passare inosservate sotto gli occhi vigili del sistema immunitario, che altrimenti verrebbe “risvegliato” per attaccarle. Nella forma rigida le navette hanno proprio l'obiettivo di stimolare il sistema immunitario; una volta allertati i macrofagi si lasciano inglobare, e a quel punto rilasciano farmaci specifici in grado di potenziarli e renderli più efficaci contro le cellule malate.

I ricercatori italiani dell'istituto genovese, coordinati dal professor Paolo Decuzzi, le hanno sviluppate in seno al progetto europeo Potent, che si prefigge di sfruttare le nanoparticelle per la diagnosi precoce e il trattamento del glioblastoma multiforme, il più aggressivo (maligno) dei tumori che colpisce il cervello. Ma le microscopiche navette “Made in Italy” possono essere efficaci anche contro altre neoplasie, per questo il team di Decuzzi le sta sperimentando anche contro altri tipi di tumori, come il cancro al seno. La speranza è quella di ottenere una nuova arma intelligente in grado di sconfiggere il cancro senza gli effetti collaterali legati alla chemioterapia. I dettagli sul progetto italiano, finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC), sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata ACS Nano.

[Credit: PublicDomainPictures]

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