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Cancro, in Italia si sopravvive di più grazie alle terapie mirate: la AIOM spiega cosa sono

L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha pubblicato un libro con 100 domande e risposte sulle terapie mirate, che negli ultimi anni hanno rivoluzionato la lotta al cancro migliorando aspettativa di vita e qualità della vita dei pazienti. Il testo verrà distribuito nei reparti oncologici italiani e può già essere scaricato in formato pdf.
A cura di Andrea Centini
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Anche se in Italia si diagnosticano in media ben mille nuovi casi di cancro ogni giorno – nel 2017 sono stati 369mila -, la sopravvivenza continua ad aumentare grazie alle campagne di prevenzione e al miglioramento delle terapie, con quelle mirate sempre più efficaci. Basti pensare che negli ultimi venti anni, a cinque anni dalla diagnosi la sopravvivenza dei pazienti è salita sensibilmente rispetto al passato: +15 percento per gli uomini e +8 percento per le donne. Per alcune forme di cancro le terapie mirate hanno avuto un impatto rivoluzionario: per il carcinoma mammario, ad esempio, la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è salita dell'87 percento, mentre per il cancro al colon-retto del 65 percento.

Per spiegare ai pazienti e a tutti i cittadini cosa sono le terapie mirate in ambito oncologico e quali progressi hanno apportato, l'AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ha messo ha punto un libro chiamato “Terapie mirate 100 domande 100 risposte”, che verrà distribuito in tutti i reparti di oncologia sul territorio nazionale. È inoltre possibile scaricare un file in formato pdf cliccando sul seguente link. Potrete trovare risposte chiare ed esaustive a domande generali come “Cosa significa oncologia di precisione?” e “Cosa sono i biomarcatori?”, oltre ad altre più specifiche dedicate a specifici tumori, come ad esempio “Quali sono i sintomi del tumore del colon-retto?” e “Con quale frequenza devono essere controllati i nei?”.

I grandi vantaggi delle terapie mirate basate sui farmaci biologici, che riescono a identificare e uccidere le cellule cancerose preservando quelle sane, sono stati sottolineati dalla professoressa Stefania Gori, che è presidente nazionale della AIOM e direttrice del Dipartimento oncologico presso l'IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria-Negrar. “Siamo di fronte a molecole innovative che hanno aperto un ‘nuovo mondo' non solo in termini di efficacia e attività, ma anche di qualità di vita per la bassa tossicità e la facile maneggevolezza”, ha dichiarato la Gori.

Le terapie mirate sono al momento disponibili solo per alcune forme di cancro, come ad esempio il melanoma (la tipologia di cancro della pelle più diffusa e letale), il carcinoma allo stomaco, il carcinoma mammario e il cancro al colon-retto, tuttavia nel prossimo futuro ne saranno abbracciate molte di più, come suggerito dal presidente della Fondazionee AIOM Fabrizio Nicolis: “Anche se il numero di marcatori e relativi farmaci approvati finora è relativamente limitato è possibile prevederne un notevole incremento nei prossimi anni, perché numerose molecole in grado di agire su specifiche alterazioni genetico-molecolari sono in sperimentazione”. Insomma, il futuro dell'oncologia si basa sull'aggredire il cancro partendo dalle sue caratteristiche biologiche e non soltanto sulla sua posizione, come avveniva in passato.

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