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Cancro al fegato, nuove speranze contro il carcinoma fibrolamellare che colpisce i bambini

Un team di ricerca americano guidato da scienziati dell’Università di Washington ha dimostrato che un mix di farmaci può rallentare la proliferazione delle cellule malate del carcinoma fibrolamellare, una rara forma di cancro che colpisce bambini e giovani. Al momento si tratta di risultati preliminari che dovranno essere confermati in ambito clinico.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Mitchell H Omar
Credit: Mitchell H Omar

Una rara forma di cancro al fegato chiamata carcinoma fibrolamellare (FLC) che colpisce bambini, adolescenti e giovani adulti è promossa da una proteina chimerica, un enzima geneticamente alterato e fuso. In test su cellule in vitro gli scienziati hanno sperimentato con successo un cocktail di farmaci, che è stato in grado di rallentare la proliferazione delle cellule malate caratterizzate dalla mutazione. Anche se preliminare e tutto da dimostrare in fase clinica, si tratta di un risultato notevole; il carcinoma fibrolamellare è infatti un tipo di cancro estremamente aggressivo, che tende a colpire altri organi attraverso le metastasi e non risponde correttamente alla chemioterapia e alla radioterapia. Spesso è resistente ai trattamenti.

La ricerca. A scoprire il nuovo, potenziale percorso terapeutico contro questo cancro del fegato è stato un team di ricerca statunitense composto da scienziati del Medical Center dell'Università di Washington e dell'Ospedale Pediatrico di Seattle. I ricercatori, coordinati dai dottori Rigney E. Turnham e F. Donelson Smith del Dipartimento di Farmacologia dell'ateneo americano, hanno basato la propria indagine sui risultati di precedenti indagini, che avevano dimostrato come le cellule del carcinoma fibrolamellare riescono a produrre una proteina geneticamente alterata. Si tratta di un enzima chiamato “DNAJ-PKAc”, caratterizzato dalla fusione tra una chaperonina e la subunità Cα della protein-chinasi A. La presenza di questo enzima chimerico ha l'insolita capacità di reclutare particolari proteine da shock termico, che a loro volta catalizzano l'aggressività del cancro determinata da una produzione cellulare accelerata e incontrollata.

Speranze. Poiché ottenere cellule di questo raro cancro sul quale condurre studi è molto complicato, gli scienziati coordinati da Turnham e Donelson Smith hanno modificato geneticamente le cellule epatiche di alcuni topi, affinché esprimessero l'enzima chimerico come quello delle cellule umane colpite dalla malattia. Testando una serie di farmaci anticancro già a approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) americana, l'ente che regolamenta farmaci, alimenti e terapie sperimentali, gli autori della ricerca hanno trovato un mix efficace contro la proliferazione delle cellule malate che contengono la mutazione. I risultati dello studio preliminare, pubblicati sulla rivista scientifica eLife, dovranno comunque essere confermati con indagini molto più approfondite e soprattutto in ambito clinico.

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