Cancro al colon-retto, nuova terapia approvata in Italia: rompe il DNA delle cellule malate
L'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, ha approvato e reso rimborsabile per tutti un trattamento innovativo contro il cancro al colon-retto, una delle neoplasie più diffuse e letali anche nel nostro Paese. Il nuovo trattamento, basato su pastiglie di trifluridina e tipiracil, è pensato per i pazienti nella condizione più difficile e delicata, ovvero quelli con tumore allo stadio avanzato e proliferazione di metastasi. Si tratta dunque di una terapia di cosiddetta terza linea, da somministrare quando la chemioterapia di base e i farmaci biologici hanno esaurito la propria capacità di rallentare la progressione della malattia.
Le due molecole, anch'esse ad azione chemioterapica, hanno la capacità di penetrare nel DNA delle cellule malate e distruggerle, rallentando così la loro crescita e la proliferazione nell'organismo. L'azione del trattamento, in parole semplici, prolunga la sopravvivenza del paziente con una buona qualità della vita. “Questo approccio combatte il cancro in modo nuovo, permettendoci di rallentare la progressione della malattia, già rallentata dalle altre terapie precedenti”, ha sottolineato il professor Alberto Sobrero, responsabile dell'Oncologia Medica presso l'Ospedale San Martino di Genova. “Il beneficio clinico è grande, rispetto alla tossicità del trattamento”, ha aggiunto lo specialista.
La necessità di terapie sempre più efficaci e incisive contro il carcinoma colorettale è legata ai numeri e alla mortalità della malattia. Basti pensare che nel 2017 sono stati registrati 53mila nuovi casi in Italia; ciò significa che è al secondo posto dopo il cancro alla prostata per gli uomini e quello alla mammella per le donne. Nel 2014 il cancro al colon-retto ha provocato 18.671 decessi, con una leggera prevalenza per gli uomini (54 percento). Ad oggi sono 464mila gli italiani in vita dopo aver ricevuto una diagnosi della malattia, e rappresentano il 14 percento di tutti i pazienti oncologici del Bel paese. Grazie alle nuove terapie, il 65 percento dei pazienti che si sottopone alla colonscopia riesce a sopravvivere, ma per il 20 percento dei malati la malattia viene scoperta quando è già in fase di metastasi. Nonostante il progresso nelle cure, i medici sottolineano dunque l'importanza della prevenzione, che resta il principale baluardo per difendersi dai tumori, oltre a uno stile di vita sano ed equilibrato.
[Credit: DarkoStojanovic]