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Calcio, elisir di lunga vita: giocare a pallone fa vivere di più e meglio

Giocare a pallone, anche superata la gioventù, ha numerosi effetti benefici sulla nostra salute, superiori a quelli precedentemente stimati. Fra gli altri, migliora la funzione cardiorespiratoria e allontana il declino legato al naturale invecchiamento.
A cura di Andrea Centini
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Giocare a calcio aumenta la longevità delle cellule muscolari e nervose, inoltre migliora la forza fisica e la capacità cognitiva, rallentando i sintomi del naturale invecchiamento. In altri termini, lo sport preferito dagli italiani fa più bene alla salute di quanto precedentemente stimato, con effetti specifici sul nostro organismo che vanno al di là di quelli ottenuti dalla generica attività fisica. A determinarlo un team di ricercatori dell'Università di Napoli e dell'Università di Copenaghen, che ha presentato i risultati di un approfondito studio in occasione del 49/mo Congresso nazionale della SIBioC, la Società Italiana Biochimica Clinica e Biologia Molecolare, i cui membri si sono riuniti in questi giorni a Firenze.

I benefici del calcio giocato in modo continuativo, anche superata la gioventù, si manifestano principalmente con una migliore funzione cardiorespiratoria, superiore rispetto a quella valutata in soggetti coetanei che non hanno praticato sport. Le partitelle serali organizzate fra amici e gli allenamenti che le accompagnano sono dunque un vero e proprio elisir di lunga vita; va infatti tenuto presente che le patologie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei paesi industrializzati. Per giungere a queste conclusioni i ricercatori hanno effettuato specifici test biochimici e molecolari in laboratorio, mettendo in luce gli effetti benefici dello sport nazionale nella regolazione delle sostanze che influenzano i tessuti nervoso e muscolare.

“Oggi la nostra disciplina, sempre più aggiornata e trasversale, è in grado di studiare particolari sostanze nei muscoli che ci permettono di verificare quanto l'esercizio fisico continuativo influenzi la longevità”, ha sottolineato in seno al congresso il dottor Marcello Ciaccio, presidente della SIBIoC. Per i ricercatori giocare a calcio – e continuare a farlo anche raggiunti gli ‘anta' – può dunque essere un argine a malattie e al naturale declino legato all'invecchiamento, anche nei soggetti affetti da Bronco-pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), un'infiammazione polmonare caratterizzata dall'ostruzione dei bronchi che è responsabile di decine di migliaia di morti ogni anno. Non a caso è ritenuta la quarta causa di morte negli Stati Uniti e in Europa, con numeri in costante aumento.

[Credit: StockSnap]

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