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C’è vita su Wolf 1061c? Stiamo andando a scoprirlo

In base a un nuovo studio, l’esopianeta Wolf1061c potrebbe avere acqua allo stato liquido sulla propria superficie. Si attende il lancio del James Webb Space Telescope per analizzarlo a fondo.
A cura di Andrea Centini
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esopianeti cover

C'è vita sull'esopianeta Wolf 1061c? Questo è ciò che abbiamo intenzione di scoprire nel 2018 attraverso il telescopio James Webb Space Telescope. Ma di cosa stiamo parlando? È stata scoperta circa cento anni fa dall'astronomo tedesco Max Wolf, ma solo dopo una ricerca condotta dalla University of New South Wales nel 2015, Wolf 1061 – conosciuta anche come Gliese 628 – è diventata una delle stelle più interessanti del firmamento; attorno ad essa orbitano infatti tre distinti esopianeti, e quello chiamato Wolf 1061c è in una posizione tale da poter ospitare acqua (e possibilmente vita) sulla propria superficie.

Un nuovo studio condotto da astronomi della San Francisco State University ha confermato le ottime potenzialità del corpo celeste, una cosiddetta super-terra, sebbene la sua vicinanza alla stella non possa escludere del tutto temperature infernali e gas serra irrespirabili. A causa della sua scarsa magnitudine il sistema Wolf 1061 non può essere visto a occhio nudo dalla Terra, ciò nonostante si trova ad ‘appena' 14 anni luce da noi, nella costellazione dell'Ofiuco, ed è per questo che è diventato uno dei principali bersagli degli scienziati.

L'esopianeta orbita nella cosiddetta zona abitabile del proprio sistema, quella che teoricamente, prendendo come riferimento la distanza tra Sole e Terra e relative grandezze fisiche, permetterebbe sulla superficie la presenza di acqua allo stato liquido, l'elemento base della vita per come la conosciamo noi. Un pianeta molto vicino alla stella di riferimento, come ad esempio Venere nel Sistema Solare, è infatti troppo caldo per ospitarla, mentre quelli lontani risultano eccessivamente freddi, presentando acqua nel solo stato solido.

Wolf 1061c si trova nella parte interna della fascia abitabile, tuttavia l'afelio e il perielio, ovvero le distanze massime e minime dalla propria stella, cambiano in tempi molto più rapidi rispetto a quelli della Terra, e questo, secondo il coordinatore del nuovo studio Stephen Kane, potrebbe determinare un'atmosfera alquanto caotica e non compatibile con la vita. Perlomeno quella della Terra. Per saperne di più su Wolf 1061c e su altri pianeti extrasolari potenzialmente abitabili bisognerà attender il lancio nel 2018 del costosissimo James Webb Space Telescope, l'erede del telescopio spaziale Hubble, che sarà in grado di analizzarne le atmosfere. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Astrophysical Journal.

[Illustrazione di NASA]

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