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C’è un nuovo paradiso sommerso nell’oceano: queste foto mostrano un mondo da scoprire

Tra i 130 e i 300 metri di profondità è stato scoperto un nuovo ecosistema nella barriera corallina caraibica. È pieno di specie di pesci e invertebrati mai viste prima.
A cura di Andrea Centini
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Negli oceani è stata appena scoperta la ‘zona rarifotica', un ecosistema completamente nuovo che pullula di specie di pesci mai viste prima. L'hanno individuata e classificata i ricercatori del Museo Nazionale di Storia Naturale Smithsonian (NMNH) e dello Smithsonian Tropical Research Institute, che dal 2011, in seno al progetto Deep Reef Observation Project, a bordo di un piccolo sommergibile stanno monitorando le aree più profonde della barriera corallina caraibica. La neonata zona rarifotica è compresa tra i 130 e i 300 metri di profondità, e si trova appena al di sotto della cosiddetta zona mesofotica (compresa tra i 40 e i 150 metri), dove penetra la luce con intensità media.

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Il nuovo ecosistema è un ambiente definito ‘crepuscolare' a causa della bassa luminosità, così scarsa che non sono presenti le alghe che vivono in simbiosi con i coralli, tipiche della barriera più superficiale. Per questo i biologi marini coordinati dalla professoressa Carole Baldwin, curatrice della sezione pesci presso il prestigioso museo e direttrice del Deep Reef Observation Project (DROP), sono rimasti stupiti di aver trovato molte specie di pesci più affini a quelli di barriera, e non a quelli di profondità. Secondo gli scienziati nella zona rarifotica gli animali troverebbero sollievo dall'aumento delle temperature degli oceani e dalla distruzione dei coralli, causata dei cambiamenti climatici.

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In circa 80 immersioni condotte nei pressi di Curacao, una nazione caraibica legata ai Paesi Bassi, gli scienziati hanno osservato migliaia di pesci appartenenti a decine di specie diverse. Fra esse 1 su 5 era completamente nuova, dunque ancora da studiare e classificare. Per comprendere la spettacolare biodiversità della zona rarifotica, basti sapere che esplorando appena 0,2 chilometri quadrati di barriera sono stati individuati 6 nuovi generi e 30 nuove specie tra pesci e invertebrati. Un vero e proprio paradiso nascosto, scoperto grazie al piccolo sommergibile “Curasub” in grado di spingersi fino a 310 metri di profondità, ospitando cinque scienziati a bordo.

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Con la scoperta della zona rarifotica, Baldwin è colleghi hanno proposto una nuova suddivisione delle zone oceaniche: Altifotica (0-40 metri di profondità) ampiamente illuminata e con coralli abbondanti; Mesofotica (40-150 metri di profondità) con luce media dove i coralli tropicali possono sopravvivere in simbiosi con le alghe; Rarifotica (130-300 metri di profondità) con scarsa luminosità appena al di sotto della tipica zona corallina; e Profonda Afotica (oltre i 300 metri di profondità), senza luce.

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I biologi marini con queste scoperte sperano di attirare l'attenzione di enti e opinione pubblica per sensibilizzarli sulla necessità di proteggere le barriere coralline, ecosistemi tanto meravigliosi quanto fragili, proprio a causa dell'uomo. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports del circuito Nature.

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[Credit: Patrick Colin/C. C. Baldwin/D. R. Robertson]

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