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Buco nero e spaghetti, lo scienziato Zichichi spiega perché ‘se ne frega’ della foto del secolo

Antonino Zichichi, fisico e divulgatore scientifico, spiega a Radio RaiUno quale sia, secondo lui, il valore della prima foto di un buco nero, definita ‘la foto del secolo’. Zichichi non è particolarmente entusiasta perché ciò che abbiamo visto è ciò che ci aspettavamo di vedere: ecco nel dettaglio l’intervista.
A cura di Zeina Ayache
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Antonino Zichichi, fisico e divulgatore scientifico, non sembra esserci particolarmente sorpreso per la prima foto di un buco nero e in un’intervista del programma “Un giorno da pecora” di Radio RaiUno ci spiega il perché. Vediamo insieme cosa ha dichiarato e cerchiamo di capire cosa non ci sia di straordinario secondo lo scienziato in quella che è stata però definita ‘la foto del secolo’.

Non è una scoperta… Antonino Zichichi spiega a chi lo sta intervistando, o cerca di spiegare visto che non lo fanno parlare, che la foto del buco nero non è sorprendente, poiché ciò che vediamo non poteva essere diversamente: altrimenti non l’avremmo chiamato buco nero per poi scoprire che era, effettivamente, un buco nero. Alla domanda “Se lo immaginava così un buco nero? Non l’avevamo mai visto”, Zichichi risponde “Il buco nero è ovvio che doveva essere così, perché il buco nero che cos’è? È un oggetto talmente potente nella sua forza gravitazionale che nemmeno la luce può uscire. La definizione di ‘buco nero’ è dovuta a John Archibald Wheeler, trent’anni dopo che un giovane di nome Schwarzschild…..” E qui lo interrompono per ironizzare sulla pronuncia del nome poco comprensibile per poi chiedergli “Ma è una grande scoperta o no questa foto?”, Zichichi spiega “Non è affatto una scoperta. È la foto di una cosa che doveva esistere. Dei buchi neri non sappiamo cosa farcene”, “Quindi chi se ne frega della foto?” chiedono, “Si va beh certo, assolutamente sì”. L’intervista si conclude con una domanda di chiarimento “è un po’ un chi se ne frega o che bello questo buco nero?” e, incalzato, Zichichi afferma “Non è che non sono entusiasta, dico che quello che noi facciamo è di gran lunga più importante, perché quello che non sa fare in laboratorio non serve a nulla”.

Cosa c’entrano gli spaghetti? Ad inizio intervista Zichichi cerca di spiegare cosa sia il buco nero e afferma “Questo buco nero è la soluzione dell’equazione di Einstein, scoperta da Schwarzschild, di cui non si parla mai. In altre parole, il mondo così come noi lo vediamo non nasce col Big Bang, prima, 100 anni fa, quando Einstein si occupò del problema, non si era scoperto ancora che il Big Bang non produce ‘bang’ luce, tutto quello che noi abbiamo adesso, l’aria che respiriamo, il nostro corpo, gli spaghetti sono tutti fatti con protoni, neutroni ed elettroni. Non esistevano queste cose. Prima che venisse fuori un Universo come quello a noi noto oggi, c’era un Universo senza luce, senza niente, solo massa e forze gravitazionali. La grande novità di questi tempi non è quella di cui si parla, la grande novità sta nel fatto che l’Universo iniziale dopo il Big Bang aveva solamente le forze gravitazioni, quelle forze che fanno cadere le pietre dall’alto verso il basso, ma le altre forze non c’erano”.

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