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Broccoli come cura contro il cancro: con i batteri intestinali bloccano le cellule tumorali

Un team di ricerca dell’Università Nazionale di Singapore ha scoperto che i broccoli associati a un probiotico derivato da batteri OGM riescono a distruggere le cellule tumorali del cancro al colon retto.
A cura di Andrea Centini
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I broccoli assunti con un probiotico derivato da batteri intestinali geneticamente modificati (Escherichia coli Nissle) sono una potentissima arma contro il cancro al colon retto. Lo ha scoperto un team di ricerca della Scuola di Medicina Yong Loo Lin presso l'Università Nazionale di Singapore, dopo aver puntato sulle proprietà del sulforafano, un composto prodotto naturalmente dalle piante crucifere – come appunto i broccoli, ma anche cavoli, cavoletti e simili – del quale è nota da tempo l'azione antitumorale.

I ricercatori, coordinati dal professor Matthew Chang, hanno confermato l'efficacia del mix su cellule in vitro (umane e animali) e su modelli murini, cioè topi. Nel primo caso la proliferazione delle cellule tumorali del cancro al colon retto è stata abbattuta del 95 percento, sia per quelle umane che per quelle dei roditori, mentre negli esperimenti in vivo con i modelli animali malati i ricercatori hanno osservato una sensibile riduzione della massa tumorale. La somministrazione di un estratto di broccoli e del probiotico ai topi prima che si ammalassero, ha inoltre determinato lo sviluppo di tumori significativamente più piccoli e facili da trattare. Insomma, il mix proposto dagli scienziati non solo è efficace nell'aggredire la massa tumorale, ma possiede anche un potente effetto preventivo.

Ma come funziona esattamente questo probiotico? Chang e colleghi hanno ingegnerizzato un ceppo di batteri Escherichia coli Neslie (naturalmente presenti nel nostro organismo) affinché diventasse capace di legarsi al proteoglicano eparan solfato, una molecola espressa dalle cellule tumorali del cancro al colon retto. Una volta ‘abbracciati', i microorganismi modificati geneticamente – con l'inserimento di un apposito gene – producono un enzima in grado di trasformare i composti glucosilonati dei broccoli (e delle altre crucifere) nel benefico sulforafano, che a sua volta agisce contro le cellule tumorali distruggendole.

La ricerca del team di Singapore, composto da diversi esperti di fama internazionale, è stata accolta con ottimismo dalla comunità scientifica, e la speranza è che questo probiotico – dopo le doverose indagini di conferma – possa presto diventare disponibile per tutti. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Biomedical Engineering.

[Credit: Allanlau2000]

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