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Bere caffè in gravidanza aumenta il rischio di figli obesi: bastano tre tazze al giorno

Ricercatori svedesi e norvegesi, analizzando statisticamente i dati di 50mila donne incinte, hanno dimostrato che sono sufficienti 200 milligrammi di caffeina al giorno consumati durante la gravidanza per aumentare le probabilità di avere figli in sovrappeso o obesi. È la quantità contenuta in tre tazze di caffè e in sei di tè nero.
A cura di Andrea Centini
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Bere tè e caffè durante la gravidanza aumenta il rischio di avere figli in sovrappeso o obesi entro gli otto anni di età, con tutti i rischi che ciò comporta per la loro salute. Sono sufficienti 200 milligrammi di caffeina al giorno – contenuti in media in tre tazze di caffè – per aumentare questa probabilità. Lo ha dimostrato un team di ricerca dell'Accademia Sahlgrenska presso l'Università di Göteborg (Svezia) e dell'Istituto norvegese per la salute pubblica, dopo aver condotto un'approfondita analisi statistica sui dati di oltre 50mila donne incinte.

Gli studiosi, coordinati dalla professoressa Verena Sengpiel, medico specialista e docente di ostetricia e ginecologia presso l'ateneo svedese, si sono avvalsi dei dati di uno dei più ampi studi di coorte dedicati alle donne in gravidanza, il MoBa (Norwegian Mother and Child Cohort Study ). I risultati hanno mostrato chiaramente che i bambini nati da madri che avevano consumato caffeina durante la gravidanza avevano un rischio maggiore di essere in sovrappeso in età prescolare e scolare.

“Ci può essere una buona ragione per ridurre il limite massimo consigliato di tre tazze di caffè al giorno. La caffeina non è una medicina che deve essere consumata”, ha sottolineato la Sengpiel. L'autrice principale dello studio ha fatto riferimento alle indicazioni della National Food Agency della Svezia, secondo cui le donne incinte non dovrebbero consumare più di 300 milligrammi di caffeina al giorno, equivalenti tre tazze di caffè o a sei tazze di tè nero

La caffeina non deriva soltanto dal consumo di tè e caffè, ma anche da cioccolata, bevande energetiche, integratori e altri prodotti che possono contenerne concentrazioni più o meno elevate, per questo gli studiosi suggeriscono cautela nel consumare determinati alimenti. Ma perché la caffeina aumenta il rischio di obesità nei piccoli? In base a precedenti studi condotti su feti animali, è stato dimostrato che questa sostanza potrebbe “spegnere” i geni legati alla regolamentazione del peso. Per questo dai feti trattati con caffeina sono animali più pesanti e con una maggiore predisposizione a determinate malattie. Dal nuovo studio, del resto, è emerso che i figli delle mamme che introducevano più caffeina nella loro dieta, già a 5 anni mostravano un rischio aumentato per diabete e patologie cardiovascolari, notoriamente legati a sovrappeso e obesità. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica British Medical Journal.

[Credit: Photo_Mix Company]

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