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Aye-Aye, lo strano primate con le mammelle sull’inguine (FOTO)

E’ alto circa 90 cm, è onnivoro e, strano a dirsi, è dello stesso ordine di mammiferi dell’uomo. Il suo dito più importante? Il medio.
A cura di Redazione Scienze
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Il primo ad averlo visto è stato lo zoologo tedesco Schreiber nel 1775. E probabilmente all'apparizione di questo animale deve essere trasalito per lo spavento, perché l'Aye-Aye (nome scientifico Daubentonia madagascariensis) non è esattamente un bel vedersi. Spunta di notte tra gli alberi con i suoi 90 cm di altezza, le orecchie da pipistrello, le zampe ossute, gli occhi spalancati e la faccia coperta parzialmente da ciuffi di pelo nero. Classificato inizialmente come roditore per i suoi incisivi lunghi e piatti, è stato successivamente riconosciuto come primate, con tanto di pollice opponibile. Tuttavia non è il pollice il dito più importante dell'Aye Aye, ma il medio (e non perché sia un riottoso provocatore). Semplicemente il terzo dito supera gli altri della mano anche di tre volte, è scheletrico e questo primate è un'arma letale utile ad infilzare qualsiasi insetto, ovunque si nasconda.

L'Aye-Aye va avanti così, facendo spiedini crudi di larve e vermi sulle alture della zona orientale del Madagascar. Abita la foresta pluviale a 700 metri di altezza dal mare, ma si spinge sempre di più a bassa quota sia perché il suo habitat viene progressivamente distrutto, sia perché scendendo di quota trova cibo più facilmente. E' onnivoro, ma la sua tecnica preferita – che si parli di vegetali o di carni – è sempre la stessa. Con il dito medio dà colpi sapienti al legno, con le orecchio percepisce il rumore sordo che denuncia qualcosa di "strano", con i denti incide il legno e con il dito tira fuori la preda. Lo stesso procedimento viene usato, di solito, per ricavare il succo della canna da zucchero o di un frutto, bevuto non accostando la bocca alla fonte, bagnando il solito dito medio.

L'Aye-Aye si può accoppiare in qualsiasi periodo dell'anno. La gestazione dure 5 mesi, mentre lo svezzamento 7. E' la femmina ad occuparsi della prole, anche se il maschio resta nel nucleo per il periodo dello svezzamento per impedire l'avvicinamento di altri esemplari maschili alla madre. Talvolta contribuisce alla crescita della prole procurando saltuariamente del cibo. Altra unicità di questo animale è la collocazione delle mammelle, posizionate nella zona inguinale.

Curioso, questo primate tende ad avvicinarsi all'uomo, se questi sta fermo e non si mostra spaventato. Oggi questo piccolo primate è tenuto sotto osservazione per il rischio di estinzione. Pur non correndo il pericolo immediato di un'estinzione grazie alla sua grande capacità di adattamento, l'Aye-Aye abita un luogo sottoposto a significativi cambiamenti ambientali.

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