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Australia, rischia di sparire anche l’ornitorinco: popolazioni sterminate da siccità e uomo

Un approfondito studio sullo stato di conservazione degli ornitorinchi suggerisce che questa iconica specie australiana sia fortemente minacciata, e che le popolazioni rischiano di crollare entro i prossimi decenni. Tra le principali minacce vi sono la devastante siccità, la distruzione dell’habitat naturale, la costruzione di dighe e la diffusione di predatori invasivi.
A cura di Andrea Centini
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Un esemplare di ornitorinco. Credit: Tahnael Hawke
Un esemplare di ornitorinco. Credit: Tahnael Hawke

Anche un altro iconico animale australiano, l'affascinante ornitorinco (Ornithorhynchus anatinus), risulta fortemente minacciato dai cambiamenti climatici e dall'azione spregiudicata dell'uomo. Il pericolo principale è rappresentato dalla devastante siccità che sta interessando la “terra dei canguri” da mesi, e che sta avendo un impatto drammatico sulle popolazioni di questo leggendario mammifero che depone le uova. A causa di questi fattori gli scienziati stimano che entro pochi decenni le popolazioni locali possano letteralmente crollare, portando la specie sull'orlo dell'estinzione. L'ornitorinco è già considerato in pericolo di estinzione nell'Australia Meridionale.

A stimare il rischio sono stati gli scienziati del Centre for Ecosystem Science presso l'Università del Nuovo Galles del Sud e della Scuola di Scienze Biologiche dell'Università di Melbourne, che hanno condotto il più approfondito studio sullo stato di conservazione della specie. Gli scienziati, coordinati dal professor Gilad Bino, docente presso la Scuola di Scienze Biologiche, Ambientali e della Terra presso l'ateneo di Sydney, hanno valutato l'impatto sugli ornitorinchi di numerosi fattori; dalle dighe alla distruzione dell'habitat naturale, passando per gli interventi di bonifica, l'agricoltura, la diffusione di predatori invasivi (come le volpi), fino all'aumentata frequenza degli eventi di siccità estremi, accompagnati dagli incendi. Tutti questi fattori messi assieme indicano che la specie è esposta a un rischio sensibilmente superiore rispetto al recente passato, e per questo devono essere adottate misure di tutela su scala nazionale.

A causa della natura schiva e notturna degli ornitorinchi, unici rappresentanti dei monotremi assieme alle echidna, non si conosce il numero esatto di esemplari presenti in Australia. L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) stima che ve ne siano tra i 30mila e i 300mila, distribuiti nella porzione orientale dell'Australia; al momento sono classificati come “prossimi alla minaccia” (codice NT nella Lista Rossa), ma Bino e colleghi indicano che il loro stato di conservazione, alla luce delle analisi effettuate, dovrebbe essere spostato almeno su vulnerabile (codice VU). “È urgente una valutazione del rischio nazionale per l'ornitorinco per determinare il suo stato di conservazione, valutare i rischi e gli impatti e dare priorità alla gestione al fine di ridurre al minimo qualsiasi rischio di estinzione”, ha dichiarato l'autore principale dello studio.

Solo poche settimane fa, in piena emergenza in incendi, un team di biologi e ranger dell'organizzazione Aussi Ark aveva documentato la situazione drammatica degli ornitorinchi in alcuni corsi d'acqua, alcuni dei quali letteralmente prosciugati dalla siccità. Struggenti le immagini di una dottoressa commossa innanzi ai corpi di due esemplari, trovati morti assieme a due tartarughe poco prima che potessero essere salvati. Anche Leonardo di Caprio, noto attivista ambientalista, è rimasto molto colpito dallo studio sugli ornitorinchi, e ha deciso di condividere il link alla notizia sul proprio profilo facebook. I dettagli della ricerca australiana sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Biological Conservation.

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