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Asma, rischio superiore nei figli di padri che fumano durante la gravidanza della compagna

Analizzando i casi di 765 bambini e il loro DNA, scienziati taiwanesi hanno determinato che i figli dei padri che fumano durante la gravidanza delle compagne hanno un rischio superiore di sviluppare l’asma. Gli scienziati hanno anche trovato una metilazione maggiore nel DNA del cordone ombelicale dei figli dei padri fumatori.
A cura di Andrea Centini
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I padri che fumano durante la gravidanza delle compagne espongono i figli a un rischio maggiore di asma. Non è dunque solo il fumo materno ad aumentare le probabilità che i piccoli sviluppino la sindrome respiratoria. Lo ha dimostrato un team di ricerca di Taiwan guidato da scienziati del National Defense Medical Center di Taipei, che hanno collaborato con i colleghi di diversi istituti del Paese asiatico. I ricercatori, coordinati dal professor Kuender D. Yang, docente presso l'Istituto di Microbiologia e Immunologia, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato i casi di 756 bambini e averne analizzato il DNA.

La ricerca. Yang e colleghi hanno seguito i bambini dalla nascita fino al raggiungimento dei sei anni. Attraverso questionari specifici sottoposti ai genitori è emerso che circa il 25 percento dei piccoli coinvolti nell'indagine è stato esposto al fumo del padre durante la gravidanza della madre. Incrociando tutti i dati gli scienziati taiwanesi hanno determinato che i il 31 percento dei bambini esposti al fumo paterno avevano sviluppato asma, contro il 23 percento di quelli non esposti allo stesso fattore. Il rischio per i figli dei padri che fumavano più di venti sigarette al giorno saliva fino al 35 percento, mentre risultava essere del 25 percento per i figli dei fumatori “leggeri”. A rafforzare il legame tra vizio del fumo paterno e problemi nei piccoli l'analisi del DNA prelevato dal cordone ombelicale; Yang e colleghi hanno infatti osservato una metilazione superiore in tre geni legati allo sviluppo del sistema immunitario e dell'asma nei bimbi esposti al fumo paterno. I bimbi con maggiori livelli di metilazione nel cordone ombelicale avevano il doppio delle probabilità di sviluppare l'asma a 6 anni rispetto agli altri. Soltanto tre madri hanno fumato durante le gravidanze analizzate dagli scienziati.

I risultati. Lo studio suggerisce che il rischio di sviluppare l'asma per l'esposizione al tabacco è diverso da quello dell'asma allergico, che invece è guidato dall'azione degli anticorpi IgE. Poiché si è trattato di uno studio di osservazione e non è ancora chiaro il modo in cui l'aumento della metilazione possa effettivamente causare l'asma, gli autori dello studio sottolineano che andranno effettuate ricerche più approfondite per confermare i risultati. Yang e colleghi consigliano tuttavia ai padri fumatori di smettere col tabacco non alla nascita del figlio, ma proprio all'inizio della gravidanza della compagna. I dettagli della ricerca taiwanese sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Frontiers in Genetics.

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