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Artrite reumatoide, in Italia il farmaco che riduce dolore e rigidità. Cura i casi gravi

Il principio attivo del farmaco blocca diverse proteine pro-infiammatorie e riduce dolore e rigidità delle articolazioni. Il Baricitinib, basato su compresse da 4 mg, risulta efficace nei pazienti che non beneficiano dei trattamenti standard.
A cura di Andrea Centini
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Arriva in Italia il Baricitinib, un nuovo farmaco in compresse efficace contro i casi moderati e gravi di artrite reumatoide, diffusa patologia infiammatoria autoimmune. I trattamenti standard per questa poliartrite, che interessa ben 400mila italiani, possono infatti non dare risultati positivi nel 50 percento dei pazienti; è proprio per essi che il medicinale esordiente ha dimostrato la sua efficacia contro rigidità e dolore alle articolazioni, come evidenziato da quattro distinti studi clinici di fase 3. Approvato in prima istanza dall'Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e successivamente da quella italiana, l'AIFA, il farmaco prodotto da Lilly – nome commerciale Olumiant – nelle prossime settimane diventerà rimborsabile su tutto il territorio nazionale.

Ma perché è così rivoluzionario il Baricitinib? Il primo aspetto interessante risiede nella somministrazione per via orale. Gli altri trattamenti antiinfiammatori contro l'artrite reumatoide si basano infatti su iniezioni, che statisticamente riducono l'aderenza alla terapia e possono avere un impatto negativo sulla qualità della vita dei pazienti. Al di là di questo dettaglio, ciò che rende il farmaco così promettente è la sua azione terapeutica, basata su un percorso differente rispetto al metotrexate e agli altri trattamenti standard. “Baricitinib esercita la sua azione con un meccanismo innovativo: inibisce infatti gli enzimi Janus chinasi 1 e 2, molecole intracellulari che modulano i segnali delle citochine infiammatorie responsabili dello sviluppo e della progressione della malattia”, ha sottolineato il professor Fabrizio Conti, docente di Reumatologia presso l’Università Sapienza di Roma.

Attraversando la parete cellulare, la molecola riesce a bloccare contemporaneamente l'effetto di diverse proteine (citochine) pro-infiammatorie, ha spiegato il ricercatore italiano, un dettaglio che la rende particolarmente efficace sin dalle prime settimane di utilizzo. Il Baricitinib, che va assunto quotidianamente con compresse da quattro milligrammi, presenta inoltre uno spiccato effetto antidolorifico, uno dei sintomi più invalidanti dell'artrite reumatoide, malattia di cui soffriva l'attrice Anna Marchesini e associata a gravi eventi cardiovascolari come gli infarti. Poiché i malati di artrite reumatoide spesso soffrono di ansia, crisi di panico e depressione, un medicinale con le caratteristiche del Baricitinib può alleviarne i sintomi, come dichiarato dalla dottoressa Silvia Tonolo, presidente dell'Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANAMAR).

[Credit: James Heilman]

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