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Antidolorifici in gravidanza: a rischio la fertilità dei figli

Ricercatori scozzesi hanno dimostrato che gli antidolorifici presi durante la gravidanza hanno un effetto negativo sul tessuto ovarico e testicolare dei feti. Riducendo il numero di cellule germinali influenzano la fertilità dei nascituri e delle generazioni future, a causa delle tracce lasciate nel DNA.
A cura di Andrea Centini
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Assumere antidolorifici durante la gravidanza può ridurre la fertilità dei propri figli e anche quella delle generazioni future. Lo ha dimostrato un team di ricerca dell'Università di Edimburgo, Scozia, che ha condotto alcuni esperimenti con due dei più famosi analgesici da banco disponibili sul mercato, l'ibuprofene e il paracetamolo, già finiti nel mirino di altri scienziati. Le linee guida mediche, del resto, indicano di non assumere ibuprofene durante la gravidanza, mentre per il paracetamolo, qualora fosse indispensabile, viene consigliato un utilizzo di breve periodo e a dosi estremamente basse; dunque la nuova ricerca non fa che confermare i potenziali rischi legati alla loro assunzione.

Gli studiosi scozzesi hanno testato i farmaci sul tessuto ovarico e testicolare umano (fetale) in laboratorio e condotto indagini supplementari anche sugli animali. Esponendo i tessuti fetali per una settimana all'ibuprofene e al paracetamolo è emersa una sensibile riduzione delle cellule germinali, cioè quelle responsabili della formazione di uova e spermatozoi. Il tessuto ovarico ha manifestato un abbattimento del 40 percento delle cellule che producono uova a causa del paracetamolo e del 50 percento per l'ibuprofene; si tratta di un dato significativo, tenendo presente che partendo con la metà di queste cellule le donne possono andare incontro alla menopausa precoce. L'esposizione ai due antidolorifici ha avuto un effetto concreto anche sul tessuto testicolare, determinando una riduzione del 25 percento delle cellule produttrici di spermatozoi.

Nei test condotti su topi con innesti di tessuto umano i ricercatori dell'ateneo di Edimburgo hanno rilevato una diminuzione progressiva nelle cellule germinali a causa del paracetamolo; dalla dimunuzione del 17 percento rilevata nel primo giorno di trattamento si è arrivati al 33 percento del settimo. Precedenti ricerche avevano dimostrato che nei topi in gravidanza trattati con antidolorifici la riduzione delle cellule germinali si tramandava anche alle generazioni successive, a causa dell'impatto di queste sostanze su molecole chiamate prostaglandine. Si tratta di acidi derivati dall'acido arachidonico che rivestono un ruolo fondamentale nei processi biologici legati al funzionamento di ovaie e testicoli. Ibuprofene e paracetamolo sarebbero in grado di influenzarli e lasciare tracce nel DNA, con un impatto ancora maggiore sulla fertilità.

Recentemente ricercatori dell'Università di Copenaghen hanno dimostrato che un uso eccessivo e prolungato dell'ibuprofene potrebbe causare l'infertilità maschile. I dettagli della ricerca scozzese sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Environmental Health Perspectives.

[Credit: skitterphoto]

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