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Antartide, anomala fonte di calore radioattiva sta facendo sciogliere il ghiaccio dal basso

Un team di ricerca internazionale guidato da studiosi del British Antarctic Survey (BAS) ha scoperto un anomalo flusso geotermico proveniente dalle profondità della crosta terrestre. Il calore, legato anche a rocce “insolitamente radioattive”, sta sciogliendo la calotta glaciale antartica dal basso.
A cura di Andrea Centini
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Al di sotto della calotta glaciale antartica un'anomala fonte di calore geotermica e radioattiva sta facendo sciogliere il ghiaccio dal basso, un fenomeno che in futuro potrebbe accelerare i devastanti effetti dei cambiamenti climatici. A scoprirla è stato un team di ricerca internazionale guidato da studiosi del British Antartctic Survey, che hanno collaborato con i colleghi del Norwegian Polar Institute, del National Space Intitute dell'Università Tecnica della Danimarca e dell'Imperial College di Londra.

Gli scienziati, coordinati dal professor Tom Jordan, ricercatore capo del BAS, hanno individuato la fonte – che agisce in un'area dell'Antartico orientale – grazie a un sofisticato aereo da ricerca, munito di un radar che è stato in grado di “vedere” fino a tre chilometri al di sotto dello spesso strato di ghiaccio. La missione che ha portato alla scoperta fa parte dell'innovativo progetto PolarGAP, messo a punto per rimpiazzare le analisi condotte dal satellite dell'Agenzia Spaziale Europea GOCE (Gravity Field and Steady-State Ocean Circulation Explorer), operativo fino a cinque anni fa. Lanciato nel 2009, il satellite fu fatto rientrare nell'atmosfera terrestre il 13 novembre del 2013 al termine del suo ciclo scientifico.

Credit: Tom Jordan
Credit: Tom Jordan

Secondo gli scienziati l'insolita quantità di calore proverrebbe da acqua calda che sgorga dalla profondità della crosta Terra e da rocce “insolitamente radioattive”, come indicato nel comunicato stampa del British Antartctic Survey. Il calore fa sciogliere la calotta glaciale dal basso e spinge grandi quantità d'acqua verso laghi subglaciali posti a valle. “Il processo di fusione che osserviamo – ha dichiarato il professor Jordan – è probabilmente andato avanti per migliaia o forse anche milioni di anni e non sta contribuendo direttamente al cambiamento della calotta. Tuttavia, in futuro l'acqua in eccesso potrebbe rendere questa regione più sensibile a fattori esterni come i cambiamenti climatici”.

Non si tratta dell'unica fonte di calore geotermica scoperta recentemente sotto la gelida calotta antartica, ciò mette in luce una serie di inaspettati fenomeni che nel prossimo futuro potrebbero giocare un ruolo cruciale nello scioglimento dei ghiacci. Il pericolo di un cospicuo innalzamento dei mari rappresenta una delle minacce principali per l'umanità; rischia infatti di scatenare effetti devastanti come migrazioni di massa, carestie e guerre a causa della scomparsa di intere isole e aree costiere. Per questo conoscere nel dettaglio questi fenomeni può aiutare gli scienziati a prevedere i cambiamenti e prendere contromisure in tempo. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports.

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