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Ansia, insicurezza e irritabilità fanno vivere più a lungo

Da un’analisi statistica condotta sui dati di oltre 300mila persone tra i 37 e 73 anni è emerso che chi presenta elevati livelli di neuroticismo, ovvero è ansioso, teso, emotivamente insicuro e si butta giù di morale facilmente, ha un minor rischio di morte precoce.
A cura di Andrea Centini
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Psicologi e neuroscienziati britannici delle università di Edimburgo e Southampton hanno dimostrato che le persone con elevati livelli di neuroticismo presentano un minor rischio di morte precoce rispetto alle altre. Per neuroticismo si intende un tratto della personalità non patologico nel quale si manifestano insicurezza emotiva, ansia, preoccupazione, irritabilità e tensione, con una tendenza generale a “buttarsi giù” di morale. Studi analoghi condotti in passato avevano fatto emergere risultati contrastanti, tuttavia la nuova indagine, basata su oltre 320mila partecipanti della UK Biobank, un database che raccoglie i dati clinici di 500mila britannici tra i 37 e i 73 anni, mostrano chiaramente il fattore protettivo, che è indipendente dallo stato di salute dichiarato dalla persona affetta da neuroticismo.

Gli studiosi, coordinati dalla professoressa Catharine R. Gale, hanno sottoposto un test di valutazione della personalità ai partecipanti, i quali hanno dovuto indicare anche in quali condizioni di salute si sentissero scegliendo tra quattro distinti valori, ovvero eccellenti, buone, giuste e scarse. Oltre al test hanno dovuto compilare una serie di questionari relativi alle abitudini, come ad esempio il vizio del fumo e dell'alcol, all'attività fisica praticata, a eventuali diagnosi mediche presenti e alle condizioni di salute generali, con riferimento alla massa corporea, alla pressione sanguigna e ad altri parametri.

Durante il periodo di follow-up sono deceduti in tutto 4.479 partecipanti, e dall'analisi statistica dei dati è emerso che le persone con elevati livelli di neuroticismo, nello specifico quelle che avevano dichiarato di avere una salute giusta o scarsa, presentavano un rischio leggermente più basso di morte precoce. Le ragioni specifiche di un tale fattore protettivo non sono note, dato non è stato evidenziato alcun legame con i comportamenti nocivi. Solitamente si ritiene che le persone ansiose tendano a rischiare meno e a tutelare di più la propria vita, evitando ad esempio vizi dannosi come quello del fumo, tuttavia il nesso col fattore protettivo non è stato appurato dall'indagine. Gli studiosi, che hanno pubblicato i propri risultati sulla rivista scientifica Psychological Science, hanno già in programma altri studi per provare a comprendere il legame tra neuroticismo e minor rischio di morte.

[Foto di xusenru]

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