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Alcune zone del pianeta sono già troppo calde e umide per gli umani

Le rilevazioni record che fino ad oggi sembravano non essere possibili sul nostro pianeta sono invece state rilevate per la prima volta in alcuni punti della superficie terrestre, indicando delle zone in cui gli umani non potrebbero sopravvivere.
A cura di Marco Paretti
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Credit: Copernicus Climate Change Service / ECMWF
Credit: Copernicus Climate Change Service / ECMWF

Una combinazione di umidità e caldo estremi hanno reso alcune zone del pianeta inabitabili per gli umani, una situazione che prima si pensava potesse caratterizzare il futuro e che invece, secondo un recente studio, è già presente in alcune zone della Terra. Le rilevazioni record che fino ad oggi sembravano non essere possibili sul nostro pianeta sono invece state rilevate per la prima volta in alcuni punti della superficie terrestre, indicando delle zone in cui gli umani non potrebbero sopravvivere. Si parla di temperature percepite pari a circa 46 gradi celsius, un dato raddoppiato tra il 1979 e il 217.

Pubblicato su Science Advances, lo studio firmato da Radley Horton sottolinea che la combinazione di caldo e umidità può creare risultati mortali per gli esseri umani: l'umidità influenza la capacità del corpo di raffreddarsi attraverso il sudore, lasciando al caldo campo libero per surriscaldarlo. Le zone caratterizzate da queste temperature risultano quindi invivibili per gli esseri umani; un risultato dovuto ai cambiamenti climatici che, però, è arrivato prima del previsto. "Potremmo essere più vicini a un punto critico rispetto a quanto pensavamo" ha spiegato Horton.

A differenza di altri studi, che si concentravano sulla misurazione di ampie zone del pianeta per un lungo periodo di tempo, il team del ricercatore si è concentrato sull'analisi di 7.877 stazioni meteo in tutto il mondo. Con questo approccio sono stati scoperti più di mille punti caratterizzati da una situazione di grave umidità e temperatura. Nel Golfo Persico, per esempio, sono stati individuati più di una dozzina di punti con temperature superiori alla tolleranza umana. In questi casi si parla "temperatura di bulbo umido", una scala che misura anche fattori come la velocità del vento e le radiazioni solari, oltre che temperatura e umidità. La soglia umanamente sopportabile sono 35 gradi su questa scala e nel Golfo sono stati superati per la prima volta.

Fino ad oggi queste temperature non sono mai state rilevate nella storia della letteratura scientifica e si pensava che non potessero caratterizzare la Terra fino a metà del secolo. Invece sacche di temperature e umidità estreme sono già presenti sul nostro pianeta. Non solamente nel Golfo Persico ma anche in zone del'Asia, Africa, Australia, America del Sud e America del Nord. Nel corso dei prossimi 50 anni, tra 1 e 3 miliardi di persone potrebbero trovarsi a vivere in zone caratterizzate da temperature così calde da essere dannose per l'uomo.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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