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Al via il restauro del prezioso sarcofago di Tutankhamon: i lavori dureranno almeno 8 mesi

Il 12 luglio scorso uno dei sarcofagi antropomorfi di Tutankhamon (il più esterno dei tre) è stato trasferito al Grande Museo Egizio per i primi lavori di restauro, a quasi cento anni dalla scoperta. Il reperto, in legno e oro, presenta un cattivo stato di conservazione. Verrà riportato all’antico splendore in non meno di otto mesi.
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A cura di Andrea Centini
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Credit: Ministry of Antiquities
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A quasi cento anni dalla sua scoperta verrà effettuato il primo restauro del sarcofago di Tutankhamon, uno dei faraoni dell'Antico Egitto più conosciuti (se non il più noto al grande pubblico). Secondo quanto affermato dal ministro della Cultura egiziano Chaled al Anani, l'antico manufatto – che ha più di tremila anni – è in un pessimo stato di conservazione, dunque necessita di un certosino intervento chimico e meccanico per essere riportato all'antico splendore. I lavori di restauro si protrarranno per almeno otto mesi, secondo quanto riferito dal ministro.

Giovane faraone. La notorietà di Tutankhamon non deriva tanto dalle sue imprese storiche – gli egittologi lo considerano uno dei meno “interessanti” sotto questo profilo –, ma proprio dal suo sfarzoso sepolcro e dai preziosissimi reperti trovati al suo interno. La tomba del sovrano, che morì a soli 18 anni dopo aver regnato per nove nel XIV secolo avanti Cristo, fu scoperta il 4 novembre 1922 dall'archeologo britannico Howard Carter. All'interno di una delle camere fu trovato il sarcofago vero e proprio, composto da vari manufatti a “matriosca”.

I sarcofagi. Il più esterno era un massiccio sarcofago a forma di parallelepipedo in quarzite, all'interno del quale si trovavano altri tre sarcofagi antropomorfi. Il più interno, direttamente a contatto con la mummia di Tutankhamon e la sua celeberrima maschera funeraria, era in oro massiccio e pesava ben 110 chilogrammi. Al di sopra di esso ce n'erano altri due in legno e oro. Quello che verrà sottoposto al restauro è il più esterno fra i due, ovvero quello appena al di sotto del blocco in quarzite.

Il restauro. Il prezioso manufatto era stato lasciato all'interno della tomba di Tutankhamon, mentre i sarcofagi più interni furono trasferiti al Museo Egizio del Cairo per essere esposti al pubblico. Lo scorso 12 luglio anche quest'ultimo è stato trasferito al GEM (Grand Egyptian Museum) per essere sottoposto ai delicatissimi lavori di restauro. Oltre al ripristino delle crepe nell'intonaco d'oro e la sostituzione (nella posizione originale) dei materiali perduti verranno eseguiti lavori di consolidamento del coperchio e della base. L'obiettivo è esporre assieme per la prima volta nella storia tutti e tre i sarcofagi antropomorfi di Tutankhamon.

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