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Addio compresse, con la caffeina arrivano i farmaci gommosi ‘da mordere’

Ricercatori americani hanno messo a punto gel polimerici nei quali possono essere inglobati farmaci da rilasciare nell’organismo. Sono pensati per chi ha difficoltà ha deglutire le comuni pillole ma anche per i bambini. Il segreto è nella caffeina utilizzata per crearli, che lascia pochissime tracce.
A cura di Andrea Centini
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Grazie alla caffeina sono stati creati gel polimerici gommosi e commestibili che possono essere sfruttati per il rilascio di farmaci nell'organismo. Sono simili a lunghe ‘caramelle' in grado di aiutare le persone che hanno difficoltà a ingerire capsule e compresse, inoltre possono rendere più piacevole e giocosa l'assunzione dei farmaci da parte dei bambini. Sono state messe a punto ricercatori del prestigioso Massachusetts Intitute of Technology (MIT) e del Brigham and Women's Hospital, che le hanno testate con successo con due farmaci antimalarici.

Il segreto di questi gel polimerici risiede proprio nella caffeina, l'alcaloide naturale presente in numerose piante – come il caffè, il tè e il guaranà – utilizzato da sempre come sostanza stimolante per ‘tenerci svegli'. Grazie alle sue proprietà chimiche può catalizzare la sintesi dei gel polimerici analogamente ad alcuni metalli, sostanze che tuttavia rappresentano un pericolo per la salute dei pazienti, qualora dovessero essere ingerite. “La maggior parte degli approcci per la sintesi e la reticolazione di gel polimerici e altri materiali si basa su catalizzatori o condizioni che possono danneggiare sostanze sensibili come i farmaci biologici, al contrario, nel nostro esperimento abbiamo usato la chimica verde e ingredienti alimentari comuni”, ha sottolineato il professor Robert Langer, uno degli autori principali dello studio.

I ricercatori, coordinati dalla professoressa Angela DiCiccio, ricercatrice presso Verily Life Sciences, la divisione di Scienze della vita di Google X, si sono concentrati sulla caffeina perché agisce come una base debole, cioè rimuove un protone dalle altre molecole ed è in grado di innescare le reazioni alla base della formazione del gel polimerico. Combinandola con l'acido citrico e al polietilenglicole (PEG) – sostanza già usata nei dentifrici – DiCiccio e colleghi hanno creato una rete polimerica in grado di inglobare le molecole dei farmaci senza deteriorarle o influenzarle. La tecnica è così efficiente che modificando i rapporti tra le varie sostanze è possibile variare la resistenza del materiale, la struttura superficiale e soprattutto la velocità con cui è in grado di rilasciare i farmaci. In pratica, questi gel possono essere plasmati per regolare il rilascio di uno specifico medicinale dopo tot tempo, una caratteristica fondamentale per alcuni tipi di principi attivi.

Gli studiosi, che hanno creato gel contenenti due farmaci antimalarici, l'artesunato e la piperachina, indicano che solo una piccolissima parte di caffeina viene ingerita con l'assunzione di una di queste ‘caramelle', paragonabile a quella contenuta in una tazza di tè, quindi assolutamente sicura per la salute. Anche i test su ratti e cellule umane in coltura non hanno fatto emergere effetti dannosi. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Biomaterials.

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