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Abbiamo massacrato una delle ultime balenottere azzurre per farne carne in scatola: islandesi senza pietà

L’esemplare è stato ucciso nella notte di sabato 7 luglio assieme a una balenottera comune, anch’essa in pericolo di estinzione. La balenottera azzurra è stata rapidamente smembrata e le sue parti mescolate con quelle dell’altra specie, rendendo più difficili le possibili indagini delle autorità.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Seas Shepherd / Hard to Port 
Credit: Seas Shepherd / Hard to Port 

Gli islandesi hanno ammazzato una balenottera azzurra (Balaenoptera musculus), un atto atroce che non accadeva da almeno 40 anni. Questa specie in pericolo di estinzione, infatti, è rigorosamente protetta dalle leggi internazionali, e nemmeno i due principali Paesi balenieri – Giappone e Norvegia – si sono spinti a tanto durante le loro crudeli mattanze di cetacei. Il motivo è semplice: a causa della baleneria, le balenottere azzurre sono state quasi completamente sterminate. Basti pensare che il numero di esemplari è stato ridotto del 99 percento. Quello arpionato e ucciso dall'equipaggio della baleniera Hvalur 8 era dunque uno degli ultimi ‘giganti blu' rimasti sul nostro pianeta, e la sua uccisione per farne carne in scatola, integratori e gelatine è un'onta per quello che viene considerato uno dei Paesi più civili al mondo.

Il cetaceo è stato ucciso la notte del 7 luglio assieme a una balenottera comune (Balaenoptera physalus), un'altra specie in pericolo di estinzione, per la quale tuttavia la compagnia baleniera Hvalur dell'imprenditore Kristján Loftsson ha ottenuto un'autorizzazione (scellerata) da parte del governo islandese. L'equipaggio della Hvalur 8, la nave baleniera, ha iniziato la mattanza lo scorso 20 giugno col permesso di uccidere 200 balenottere comuni. Una barbarie legalizzata. Ma l'uccisione della balenottera azzurra, giunta dopo aver massacrato 21 balenottere comuni, cambia tutto.

Come dimostrano le immagini catturate dall'organizzazione Sea Shpeherd, che sta monitorando attentamente le operazioni degli islandesi nell'Atlantico settentrionale, il cetaceo è stato velocemente fatto a pezzi, e i suoi tranci, le ossa e il grasso mescolati con quelli di balenottera comune. In questo modo per le autorità sarà più difficile fare eventuali verifiche, ma il suo DNA è ancora rintracciabile, e se vi fosse la volontà di portare alla luce questo crimine sarebbe perfettamente possibile. Se gli islandesi fossero davvero contro questa barbarie dovrebbero intervenire e bloccare le operazioni della Hvalur. Ma anche l'Unione Europea e tutti gli Stati che hanno rapporti commerciali con l'Islanda potrebbero farsi sentire, con dazi e sanzioni mirate.

Una balenottera azzurra che si immerge. Credit: Andrea Centini
Una balenottera azzurra che si immerge. Credit: Andrea Centini

Ma perché hanno ammazzato questo animale? C'è chi ipotizza che i balenieri islandesi possano aver confuso la balenottera azzurra con una balenottera comune, ma per chi conosce questi animali sa che è praticamente impossibile. La balenottera azzurra, una specie che abbiamo recentemente incontrato alle Azzorre, si chiama così perché sotto la superficie dell'acqua prende un caratteristico colore bluastro. Inoltre ha un pattern riconoscibilissimo sulla pelle e una pinna dorsale che si distingue facilmente da quella di altri cetacei misticeti. Gli attivisti di Sea Sheperd hanno contattato diversi cetologi, e dalle fotografie hanno confermato che si tratta di una balenottera azzurra. “Anche se non posso escludere del tutto la possibilità che si tratti di un ibrido, non vedo alcuna caratteristica che possa suggerire questo. Dalle foto, ha tutte le caratteristiche di una balenottera azzurra, dato che – in particolar modo per il pattern della colorazione – non c'è quasi nessuna possibilità che un osservatore esperto l'abbia erroneamente identificata come qualsiasi altra cosa in mare”, ha dichiarato il dottor Phillip Clapham, ricercatore presso il Centro di scienza della pesca dell'Alaska del NOAA.

L'inconfondibile pattern di una balenottera azzurra. Credit: Andrea Centini
L'inconfondibile pattern di una balenottera azzurra. Credit: Andrea Centini

Gli ha fatto eco il Capitano Paul Watson di Sea Shepherd: “Ho visto molte balenottere azzurre in superficie, ho nuotato con loro sotto la superficie dell'Australia occidentale, al largo delle coste della California, nell'Oceano Antartico e nelle acque al largo di Terranova. Riconosco una balenottera azzurra quando ne vedo una e la balena macellata da Kristján Loftsson è una balenottera azzurra”. Per quanto possa valere, anche chi scrive ha visto dal vivo decine di balenottere comuni e diverse balenottere azzurre; possono essere confuse soltanto da principianti. Ci si augura che su una baleniera ci sia perlomeno un equipaggio preparato, considerata la delicatissima posizione conservativa delle vittime da sacrificare. Come sottolineato da Clapham, non si può escludere del tutto che possa trattarsi di un ibrido tra una balenottera azzurra e una balenottera comune, ma si tratterebbe di una creatura ancor più rara e meravigliosa, purtroppo non tutelata dalle leggi internazionali.

I balenieri islandesi si difendono puntando proprio sulla possibilità che si tratti di un ibrido, ma tutti i dettagli della carcassa fotografata sono riconducibili a quelli di una balenottera azzurra. Nel cetaceo ucciso manca anche la mandibola destra bianca tipica delle balenottere comuni; chi ha sparato con l'arpione esplosivo sapeva esattamente che quella non era una balenottera comune.

La balenottera azzurra è l'animale più grande mai vissuto sul nostro pianeta – sì, anche dei dinosauri –, è un simbolo, e averne ucciso uno per questione di soldi è un crimine che non può e non deve restare impunito da parte delle autorità, comprese quelle islandesi. I suoi tranci, se non verranno bloccati, finiranno sul mercato giapponese.

[Credit: Sea Shepherd]

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