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500 anni di storie d’amore nel più grande albero genealogico: ha 13 milioni di parenti

Un team di ricerca americano ha realizzato il più grande albero genealogico, che lega fra loro ben 13 milioni di persone nell’arco di 500 anni.
A cura di Andrea Centini
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Ci sono ben 13 milioni di parenti nel più grande e approfondito albero genealogico mai realizzato. Lo ha messo a punto un nutrito team di ricerca coordinato da studiosi del Dipartimento di Informatica presso l'Università Columbia di New York, che ha analizzato i profili di 86 milioni di persone (sul web) e li ha elaborati con un raffinato modello matematico, dando così vita alla più grande famiglia conosciuta. Il gigantesco albero genealogico che ne è emerso abbraccia circa 500 anni di storie, legami e amori tra Nord America ed Europa, coinvolgendo ben undici generazioni.

Per completare un lavoro del genere erano necessari dati molto precisi, in alcuni casi accompagnati anche da test genetici, per questo i ricercatori guidati dal professor Yaniv Erlich hanno raccolto le informazioni dalla piattaforma geni.com, che oltre ad essere un sito dedicato proprio alla genealogia – negli Stati Uniti è una grandissima passione – è anche un social network. Fa parte del circuito di MyHeritage, una delle aziende principali che si occupano di offrire servizi a chi è in cerca di ricostruire i legami della propria famiglia. “Tutti i 13 milioni di individui nell'albero genealogico sono collegati; c'è un percorso, o collegamento, tra due persone presenti in questo albero”, ha sottolineato l'autrice dello studio Joanna Kaplanis, una dottoranda presso il Wellcome Sanger Institute.

Credit: Columbia University
Credit: Columbia University

Naturalmente non si è trattato di un lavoro fine a se stesso, dato che il team di ricerca ha potuto analizzare numerosi e interessanti dati socio-economici. Ad esempio, è emerso che i nati prima del 1750 trovavano il proprio partner a una distanza di appena dieci chilometri, mentre tra il 1800 e il 1850 questa distanza è salita a 19 chilometri. Il merito è stato anche dell'evoluzione nei mezzi di trasporto (i primi treni per il trasporto di passeggeri nacquero attorno al 1825). All'epoca era consuetudine legarsi a persone con gradi di parentela più ridotti (l'ordine era di quattro cugini prima del 1850, oggi di sette), ma la situazione è perdurata anche quando la gente potè spostarsi più a lungo, dunque in qualche modo vi è stato anche un cambiamento sociale.

Nell'albero genealogico si possono osservare anche i devastanti effetti di cataclismi naturali e guerre, come la prima e la seconda guerra mondiale e quella civile americana. Interessante anche l'analisi sulla longevità: dai profili genetici è stato possibile determinare che i geni impattano soltanto per il 16 percento nell'aspettativa di vita delle persone, mentre risulta preponderante l'educazione e lo stile di vita. I dettagli sul più grande albero genealogico mai creato sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Science.

[Credit: Klimkin]

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