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21-25 ottobre: Rosat è pronto per il rientro

Rosat è il secondo satellite nel giro di pochi mesi a rientrare nell’orbita terrestre: il suo arrivo è previsto per i giorni compresi tra il 21 ed il 25 di ottobre.
A cura di Nadia Vitali
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Rosat è il secondo satellite nel giro di pochi mesi a rientrare nell'orbita terrestre: il suo arrivo è previsto per i giorni compresi tra il 21 ed il 25 di ottobre.

Quelli che proprio non vogliono perdere neanche un dettaglio sugli spostamenti dei prossimi giorni del satellite tedesco Rosat potranno seguirlo comodamente sul proprio iPhone o iPad , grazie ad una App che li informerà, secondo per secondo, sulla traiettoria del veicolo spaziale che, ricordiamo, dal 1990 al 1999 ha scandagliato i cieli ricorrendo ai raggi X, nell'ambito di un programma di cooperazione tra Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna.

Certo, dopo l'allarme per il satellite UARS, che previsioni non molto ottimistiche avevano visto schiantarsi anche in alcune località del Nord Italia, c'è da aspettarsi che non saranno in molti a farsi prendere dalla febbre di monitorare in ogni istante questo «pericolo spaziale» che, se dovesse seguire la sorte del suo predecessore, non dovrebbe arrecare danni a cose o persone.

Sebbene la sua massa misuri praticamente la metà del satellite NASA caduto tre settimane fa, il veicolo tedesco ha, nelle sue 2,4 tonnellate, un interno che protegge dalla radiazione e dal calore solare tutte le delicatissime componenti preposte alla rilevazione attraverso i raggi X, il che potrebbe in parte proteggerlo dalla disintegrazione che, viceversa, le altissime temperature scaturite dal suo contatto con l'atmosfera dovrebbero provocare.

Uno tra questi frammenti che, secondo quanto dichiarato dalla Deutsches Zentrum für Luft, l'agenzia spaziale tedesca, raggiungerebbero il nostro pianeta in una data compresa tra il 21 ed il 25 ottobre, potrebbe provenire dall'enorme lente del telescopio spaziale, dal peso di 1,7 tonnellate; sul luogo, tuttavia, non è possibile ancora fare previsioni: fino all'ultimo, infatti, le numerose varianti che influenzano il moto del satellite, potrebbero modificarne l'orientamento. (foto ANSA)

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