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10 e 11 dicembre, Lav in piazza contro le pellicce

Prevista per sabato 10 e domenica 11 dicembre la mobilitazione nazionale della Lega Antivivisezione. In centinaia di piazze italiane sarà possibile firmare la petizione per una proposta legislativa che metta fine alla pratica di uccidere animali per farne pellicce.
A cura di Nadia Vitali
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Prevista per sabato 10 e domenica 11 dicembre la mobilitazione nazionale della Lega Anti Vivisezione. In centinaia di piazze italiane sarà possibile firmare la petizione per una proposta legislativa che metta fine alla pratica di uccidere animali per farne pellicce.

La Lega Antivivisezione torna nelle piazze per dire Basta alle pellicce: il giro di affari legato all'uccisione degli animali, infatti, non solo non è mai scomparso ma, dopo il quadriennio 2005-2009 durante il quale si sono acquistate sempre meno pellicce in Italia, il 2010 ha visto una nuova ripresa del settore: il tutto grazie ad un trucco che, molto spesso, ha raggirato consumatori inconsapevoli.

In forma di accessorio o di inserto per cappotti, scarpe, borse e cappelli, le pellicce si trovano sempre più dappertutto, rappresentando ormai il 2,8% degli acquisti di abbigliamento, con un fatturato che supera gli 800 milioni all'anno: così, molto spesso, ci si può ritrovare, senza essere informati, con capi che sono costati la vita ad un animale.

Nel mondo ogni anno vengono allevati circa 70 milioni di animali destinati ad essere uccisi per la propria pelliccia e, in aggiunta a ciò, altri 10 milioni di animali, appartenenti a specie di cui non esistono allevamenti, vengono catturati in natura, sovente con l'aiuto di trappole che conducono l'esemplare ad una morte lenta e dolorosa: recentemente la Lav ha reso pubblica un'investigazione sulle atroci torture a cui vengono sottoposti gli animali cacciati e quelli allevati.

Linci, volpi, procioni, coyote e lupi, cadono vittime di tagliole costituite da mascelle in acciaio con meccanismo a molla; la loro agonia può durare anche giorni prima che il freddo, la fame o il dissanguamento li uccida. Mentre le gabbie in cui vengono messi al mondo e in cui sopravvivono ermellini, volpi, conigli e visoni destinati a morire per la propria pelliccia sono piccolissime, oltre ogni crudele immaginazione.

Per questa ragione, la Lega Antivivisezione ha lanciato l'inziativa prevista per il 10 e l'11 dicembre: «detta la nuova regola della moda: il rispetto per la vita degli animali» è lo slogan per invitare i cittadini nelle numerose piazze italiane che aderiranno. Obiettivo sarà raccogliere firme per una petizione a sostegno di una proposta di legge nazionale che metta fine all'allevamento, la cattura e l'uccisione di animali per farne pellicce.

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