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L’acqua che fa ingrassare durante i pasti e altre fesserie su questa risorsa

L’acqua assieme all’ossigeno è parte fondamentale della vita, da sempre è al centro di riti e miti, tutt’oggi sono tante le leggende che consideriamo assodate su di essa, nono stante siano totalmente prive di fondamento. Scopriamo perché.
A cura di Juanne Pili
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Sono tante le leggende attorno all'elemento più prezioso per la vita. Avevamo già trattato di uno dei principi su cui si fondano pseudo-scienze come l'omeopatia, ovvero sulla capacità dell'acqua di avere memoria di tutte le sostanze con cui è entrata in contatto, ad oggi non esistono studi seri in merito che lo dimostrano. Molte leggende in merito le viviamo quotidianamente, quando siamo a tavola, ogni volta che decidiamo di comprare l'acqua in negozio piuttosto che prenderla dal rubinetto, magari perché pensiamo che il calcare disciolto ci faccia venire i calcoli. L'acqua è un elemento importante anche nelle religioni, inclusa quella cristiana. Cerchiamo di fare chiarezza attorno a questi veri falsi miti.

Attento, l’acqua durante i pasti fa ingrassare!

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Avrete sentito spesso che l'acqua durante i pasti non sarebbe salutare, in certe famiglie si impone ai figli di farlo solo dopo aver consumato il pasto: "prima si mangia, poi si beve". Una delle tante spiegazioni è che questo potrebbe compromettere il processo digestivo, verosimilmente perché diluirebbe i succhi gastrici. Mangiare durante i pasti aumenterebbe la ritenzione idrica; oltre a questo l’acqua fredda disciogliendosi nell’intestino si trasformerebbe in tessuto adiposo, trasformando in grassi gli alimenti consumati, i quali a lungo andare ostruirebbero le arterie. Infine, uno studio della American Chemical Society di Boston avrebbe dimostrato che bere due bicchieri di acqua prima dei pasti permetterebbe di consumare tra il 75 ed il 90% di calorie in meno. Affermazioni contrastanti che mettono un po' di confusione.

La verità – o meglio – la virtù, sta sempre nel mezzo. I succhi gastrici sono composti anche da acqua. Se dovessimo mangiare del cibo asciutto senza bere, le ghiandole che secernono i succhi gastrici cercheranno acqua altrove sottraendola al resto dell'organismo. Accompagnare i pasti con una bevanda quindi, non rallenta ma favorisce la formazione dei succhi gastrici, viene di conseguenza accelerato lo svuotamento dello stomaco, facilitando la digestione. Questo ovviamente se beviamo con moderazione, diversamente è logico che i succhi gastrici verrebbero sul serio diluiti eccessivamente.

Altre curiosità sull'acqua nell'alimentazione riguardano la quantità giornaliera consigliata e le peculiarità digestive di quella frizzante. Non è vero che dobbiamo berne più di due litri al giorno (la quantità consigliata si aggira tra 1,5 e 2 litri, ma ognuno di noi è diverso), il fatto poi che vi siano bollicine di anidride carbonica non avrà alcuna conseguenza nella nostra digestione. L'acqua frizzante non è fatta col bicarbonato di sodio.

Acqua miracolosa

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Una questione molto controversa è quella delle fonti d'acqua miracolose. Al di là dell'utilità sociale del credo religioso e degli effetti palliativi del placebo, le quali non sono in discussione in questo articolo, va fatto notare che le correlazioni tra l'uso di queste fonti idriche ed un reale effetto benefico non corrisponde ad un accertato rapporto di causa-effetto. Stando ai dati a disposizione, il numero di guarigioni straordinarie attribuite ad una qualsiasi acqua miracolosa e quelle che vengono normalmente registrate in ambito medico portano a escludere l'intervento divino o di qualsiasi proprietà intrinseca dell'acqua. Del resto è lo stesso sito di Lourdes a prendere le distanze:

Quest'acqua non ha né potere magico, né benefici minerali speciali. Ma essa ricorda le acque primordiali, l'acqua battesimale, le lacrime del pentimento, l'acqua che sgorga dal costato trafitto del Cristo, simbolo dello Spirito Santo.

E' più probabile guarire con l'acqua del rubinetto. Nella rassegna pubblicata nel 1989, Caryle Hirschberg e Brendan O'Regan prendono in esame 3000 guarigioni spontanee da malattie incurabili, tutte documentate in ben 800 riviste mediche. Tanto per farci un'idea solo a Lourdes dal 1858 al 2015 sono stati accertati solo 69 casi di guarigioni accertate. Va poi aggiunto che vi sono seri dubbi sull'autenticità di certe guarigioni, mentre esistono migliaia di studi che spiegano la possibilità di remissioni spontanee – per quanto in casi rari – perfettamente spiegabili con le peculiarità della fisiologia umana. Se dovessimo attenerci alle correlazioni statistiche finora a disposizione, dovremmo concludere che per un malato vi sarebbero più possibilità di guarire lavandosi e bevendo dell'acqua qualsiasi.

Non bere l’acqua del rubunetto: morirai

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Nonostante i controlli a cui sono soggette le fonti d'acqua destinate all'uso domestico sono in tanti a preferire quella commerciale, in bottiglia o brick, per l'uso alimentare. Tutto questo si fonda però su mere credenze. Non tutte le acque in commercio sono realmente di fonte, alcune subiscono trattamenti, mentre spesso quelle che sgorgano dai nostri rubinetti provengono direttamente dalle falde acquifere. Se si scoprisse che l'acqua delle nostre case fosse inquinata si tratterebbe di una eccezione grave (dovrebbe intervenire la magistratura per punire i responsabili), perché la norma è che debba subire severi controlli, proprio per garantirne il consumo. E' anche per questo che la paghiamo.

Acqua oligominerale ed il calcare. Molte persone prediligono l'acqua in bottiglia quando nell'etichetta viene indicata come "oligominerale", presupponendo che mai in nessun caso lo possa essere quella del rubinetto. In realtà spesso l'acqua pubblica è altrettanto oligominerale, vale a dire che può contenere dai 50 ai 500 milligrammi per litro di residuo fisso. Un'altra obiezione dura a morire è che il calcare contenuto nell'acqua possa causare i calcoli renali. In realtà, per quanto possa avere conseguenze sul sapore dell'acqua, il calcare disciolto non ci causa alcun danno, mentre invece non ha buoni rapporti coi nostri elettrodomestici.

L'acqua conduce elettricità?

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Certamente se ci cade un qualsiasi apparecchio elettrico acceso mentre stiamo facendo il bagno correremmo dei rischi molto seri per la nostra stessa vita. Ma è proprio l'acqua in sé a condurre l'elettricità? Come avevamo già spiegato in un articolo precedente sulle "bufale pop", quel che premette la conduzione elettrica sono gli ioni dei sali disciolti. L'acqua in sé – quella distillata, tanto per intenderci – non ha queste proprietà, anzi è un buon isolante.

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