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Da CO2 a bicarbonato di sodio, vetro e dolcificanti: l’India trasforma così l’inquinamento

In un grande complesso industriale indiano è stato installato un innovativo sistema di filtraggio, capace di catturare l’anidride carbonica delle emissioni e trasformarla in prodotti chimici utili.
A cura di Andrea Centini
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centrale

Sebbene tecnologie per catturare le emissioni di carbonio siano già state sviluppate e installate in giro per il mondo, quella introdotta nell'enorme complesso industriale indiano affacciato sul Golfo del Bengala, la Tuticorin Thermal Power Station nell'omonima città portuale, è la prima del suo genere, e sarebbe in grado di convertire ben 60 mila tonnellate di anidride carbonica all'anno in sostanze chimiche utili, come il bicarbonato di sodio. L'impianto, una centrale chimico-elettrica che funziona come una enorme caldaia a vapore, sfrutta una sostanza chimica brevettata che riuscirebbe a catturare e convertire ben il 90 percento delle emissioni prodotte, con un significativo impatto contro l'inquinamento. Si stima che grazie ad essa il 10% delle emissioni mondiali di anidride carbonica potrebbe essere eliminato.

Il successo di questa avveniristica procedura lo si deve a due giovani chimici indiani, che non trovando finanziamenti da parte del proprio governo, grazie alla collaborazione tra l'Institute of Chemical Technology di Mumbai e il prestigioso Imperial College di Londra sono riusciti a ottenere fondi come imprenditori in Gran Bretagna. Qui hanno fondato la Carbonclean Solutions e successivamente sono entrati in contatto col proprietario del grande stabilimento di Tuticorin, Ramachadran Gopalan: “Io sono un uomo d'affari e non ho mai pensato di salvare il pianeta – ha sottolineato con cinismo alla BBC il magnate indiano – avevo solo bisogno di un flusso affidabile di CO2 e con questo metodo l'ho ottenuto”.

Come sottolineato poc'anzi, esistono già sistemi di cattura e stoccaggio per il carbonio (denominati CCS), ma quello attivo a Tuticorin non solo è di tipo CCU (ovvero cattura e riutilizzo del carbonio), ma l'intero processo riduce sensibilmente le spese, richiede meno energia e soprattutto è stato sviluppato senza sostegno finanziario del governo; ciò significa che è economicamente sostenibile e che la sua tecnologia è facilmente esportabile in altri complessi industriali. Le sostanze tradotte dal processo chimico ideato da Carbonclean possono essere utilizzate in molteplici modi: dalla realizzazione del vetro a quella dei detergenti, passando per disinfettanti e persino dolcificanti, senza dimenticare il valore commerciale del bicarbonato di sodio.

[Foto di stevepb]

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