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Catturato il lampo gamma più potente e brillante di sempre

Grazie ai dati raccolti da una serie di telescopi orbitali e sulla Terra gli astronomi hanno “catturato” il più potente e brillante lampo gamma, così forte da emettere in due secondi la stessa quantità di energia del Sole nel suo intero ciclo vitale.
A cura di Andrea Centini
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Un team internazionale di astronomi coordinato da ricercatori dell'Università del Maryland ha documentato e analizzato il più brillante lampo gamma (gamma ray burst) mai osservato sino ad oggi, scoprendo nuove proprietà di questi misteriosi e potentissimi fenomeni astronomici. Per quantità di energia emessa, infatti, si ritiene che essi siano secondi soltanto a quella scaturita dal Big Bang, l'evento che fece nascere l'Universo. Basti pensare che in un paio di secondi questi lampi riescono a emetterne tanta quanta quella del Sole nel suo intero ciclo vitale. Ciò significa che se un ipotetico gamma ray burst dovesse originarsi vicino alla Terra e puntarla, polverizzerebbe tutta la vita in un istante.

Fortunatamente questi catastrofici eventi avvengono lontanissimi da noi, proprio come quello oggetto dell'osservazione, originatosi a ben nove miliardi di anni luce dal nostro pianeta e chiamato dagli scienziati Grb160625B. Il lampo gamma, così brillante da poter essere osservato con un semplice binocolo, anche perché puntato proprio in direzione della Terra, è stato documentato per caso a giugno dello scorso anno, grazie alle osservazioni di vari telescopi a terra e in orbita. Tra essi il Fermi della NASA, il Master-Iac russo dell’Osservatorio Teide (Canarie), l’Australia Telescope Compact Array e il Very Large Array, questi ultimi due per le osservazioni radio. Poiché i lampi gamma sono fenomeni imprevedibili, riuscire ad avere tutti questi strumenti puntati verso il punto esatto del cielo è stata una vera fortuna, che ha permesso agli astronomi coordinati dalla dottoressa Eleonora Troja di scoprirne diverse caratteristiche inedite.

credit: Nathaniel Butler / ASU
credit: Nathaniel Butler / ASU

I lampi gamma originano quando una stella con una massa di circa 50 volte quella solare esplode e collassa, trasformandosi in un buco nero. Sino ad oggi gli scienziati ritenevano che la formazione dei potentissimi getti di particelle fosse dominato da campi magnetici o dalla materia, tuttavia grazie alle nuove rilevazioni si è scoperto che si tratta di un fenomeno ibrido, dove entrambe le componenti giocano un ruolo fondamentale. Inoltre, Troja e colleghi hanno determinato che la fase iniziale e più brillante del lampo, il cosiddetto “prompt”, è governata dalla radiazione di sincrotone, ovvero una radiazione elettromagnetica dove gli elettroni sono costretti a curvare a causa della presenza di un campo magnetico. Tutti i dettagli su questo spettacolare quanto catastrofico fenomeno sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Nature.

[Illustrazione di Nasa’s Goddard Space Flight Center]

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