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Babesiosi o piroplasmosi nel cane: cos’è, sintomi e cura della malattia

Con l’arrivo della bella stagione è necessario proteggere i cani dalle zecche. Queste infatti potrebbero essere portatrici di una malattia pericolosa, la babesiosi canina, che rende il cane anemico. Ecco cosa c’è da sapere sulla babesiosi canina.
A cura di Zeina Ayache
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In queste ore il Regno Unito è in fermento per i casi di babesiosi diagnostica in alcuni cani. Ma perché tanta preoccupazione? La babesiosi è una malattia la cui gravità varia a seconda del soggetto e del grado di infezione e in generale porta ad una anemia emolitica che distrugge i globuli rossi del paziente che, in alcuni casi, rischia addirittura di morire. Come si contrae questa malattia? Quali sono i sintomi? Come si cura? Scopriamo insieme ciò che c'è da sapere sulla babesiosi canina.

Cos'è la babesiosi canina

Conosciuta anche come piroplasmosi, la babesiosi canina è una malattia trasmessa dalle zecche della famiglia Ixodidae, un po' come avviene per la malattia di Lyme. Attenzione, non tutte le zecche sono vettori responsabili della trasmissione della malattia, ma solo quelle infette a loro volta, quindi non spaventatevi se trovate una zecca sul vostro cane, ma limitatevi a portarlo dal veterinario per rimuoverla e analizzarla. La malattia infettiva è causata da un protozoo del genere Babesia che può essere trasmesso al cane qualche ora dopo (48 ore circa) averlo morso e averne bevuto il sangue. Una volta all'interno del corpo, il protozoo infetta i globuli rossi provocando un'anemia emolitica.

Quali sono i sintomi della babesiosi?

I principali sintomi che possono farvi pensare ad una babesiosi sono l'anemia e la febbre, che portano a pallore delle mucose, tachicardia, anoressia, debolezza e generale stato di malessere del cane. A seconda della forma clinica, il cane mostra sintomi più o meno gravi. Se lieve, il cane ha la febbre, è debole e mangia poco, se è acuta, a questi sintomi si aggiungono l'anemia, il vomito, la letargia e l'anoressia, se è iper acuta, dovete considerare anche il rischio di coma o, nel peggiore dei casi, morte. Insomma, senza eccessivi allarmismi, la presenza di una zecca sul corpo del vostro cane non è da sottovalutare.

Diagnosi e cura della babesiosi

L'anamnesi è il principale strumento per giungere alla diagnosi della babesiosi, ma sono disponibili anche esami di laboratorio che, analizzando il quadro ematologico, possono portare il veterinario a diagnosticare la malattia. La buona notizia è che esistono farmaci utili al trattamento della babesiosi e, nei casi di anemia più gravi, è possibile prendere in considerazione la trasfusione ematica. In ogni caso fate sempre e comunque riferimento unicamente al vostro veterinario ed evitate il fai-da-te.

Prevenzione della babesiosi

Prevenire è meglio che curare! In casi come questi, la prevenzione è fondamentale. Il suggerimento del veterinario di fare uso di un antiparassitario deve essere seguito con scrupolo. Alcuni scelgono di non utilizzare questi trattamenti preventivi per evitarne i costi o perché li ritengono inutili, non è vero, sono importantissimi per cercare di ridurre al minimo i rischi per il nostro migliore amico a 4 zampe. Se trovate una zecca sul vostro cane e non vi sentite in grado di toglierla, evitate e portatelo dal veterinario. Per estrarla correttamente è necessario svitarla e assicurarsi di aver staccato anche la testa, diversamente avrete fatto un lavoro inutile che complicherà la situazione.

Per approfondimenti su zecche e pulci nel cane.

[Foto copertina di rjuniorlive]

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Giornalista. Mi sono sempre chiesta chi ci fosse dietro alle notizie veicolate ogni giorno dai giornali, dalla TV e dal Web. Poi mi sono informata e sono diventata una di loro. Credo fortemente nella divulgazione e per questo faccio il possibile per raccontare attraverso le esperienze e le emozioni ciò che accade sul nostro Pianeta.
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