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Viagra, verso la scadenza del brevetto: da giugno ci sarà il generico

Il monopolio della “pillola blu” da parte della casa farmaceutica Pfizer si avvia verso la fine: quali saranno le conseguenze?
A cura di Redazione Scienze
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viagra verso la scadenza del brevetto

Fin da quando è stato messo a punto e brevettato circa quindici anni fa, il citrato di sildenafil, più comunemente noto come viagra, ha letteralmente rivoluzionato le abitudini e gli stili di vita degli esseri umani di qualunque latitudine e cultura, dando contemporaneamente origine ad introiti pari a circa due miliardi di dollari annui, interamente destinati, fino ad ora,esclusivamente alle casse del gigante americano dei farmaci, la Pfizer che, tuttavia, da giugno del 2013 vedrà scadere il proprio brevetto italiano.

Fine del monopolio – Facile immaginare come, a partire da quel momento, scatterà una vera e propria corsa da parte delle altre imprese di settore all'assalto di un business che negli anni si è dimostrato sempre più redditizio, muovendo un giro d'affari stimato intorno ai 73 milioni di euro all'anno: basti pensare che oggi per quattro pasticche di dosaggio intermedio (50 milligrammi) i pazienti spendono poco più di cinquanta euro. Al momento è difficile fare una previsione affidabile della misura in cui l'entrata sul mercato dei competitors contribuirà a far abbassare il prezzo, perché innanzitutto bisognerà sapere a quanti interesserà l'affare; ad ogni modo, per essere comunque certa di riuscire a guadagnare il più possibile dai restanti mesi a disposizione di monopolio, la Pfizer ha applicato l'ultimo alzamento di prezzo possibile, secondo quanto concede la legge con cadenza biennale.

Fine del mercato clandestino? – Secondo i dati del 2011, nel nostro Paese il viagra è al sesto posto per le vendite tra i farmaci di fascia C (quelli con obbligo di ricetta medica ma completamente a carico del cittadino) ma quando sul mercato sarà disponibile anche il generico del sildenafil è facilmente ipotizzabile che gli acquirenti incrementeranno ulteriormente; negli ultimi dieci anni in Italia sono stati venduti circa 60 milioni di pasticche. Gli effetti della fine del monopolio, inoltre, potrebbero ricadere anche sul mercato clandestino di pillole blu: il viagra, infatti, oltre ad essere il farmaco più famoso al mondo, è anche il più contraffatto, sovente proposto e pubblicizzato via web o tramite posta elettronica indesiderata, elemento che apre la strada a tutta una serie di rischi che possono derivare dall'assunzione di medicinali di dubbia fabbricazione e provenienza.

La pillola blu low cost – Inizialmente la molecola venne studiata e messa a punto come possibile cura per l'angina pectoris: in breve tempo, tuttavia, i test clinici dimostrarono come gli effetti curativi sul cuore fossero scarsi mentre i risultati sull'erezione del pene meritassero seria considerazione. Così, nel 1998, la Food and Drug Administration approvava il sildenafil per la cura della disfunzione erettile. Inizialmente guardato con diffidenza, preoccupazione o semplice orgoglio ferito da parte dei consumatori, negli anni si è imposto con progressiva capillarità grazie alla sua indiscutibile funzionalità che, senza dubbio, ha anche modificato di molto usi e costumi nell'ambito della sessualità. L'ultimo passo verso la trionfante ascesa sui mercati del viagra sarà certamente un abbassamento del prezzo che potrebbe renderlo, finalmente, un farmaco alla portata delle tasche di tutti.

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