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Vaccinare prima gli anziani contro la Covid salverà più vite

Lo indicano i risultati di uno studio dell’Università della California che sfida l’opinione diffusa secondo cui la vaccinazione delle persone con aspettative di vita più brevi stia salvando meno vite e il potenziale di anni di vita futuri.
A cura di Valeria Aiello
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In questa fase di limitata disponibilità di vaccini e di trasmissione sostenuta del coronavirus, gli sforzi di sanità pubblica si sono concentrati principalmente sulla riduzione dei casi gravi e dei decessi, assegnando una priorità di vaccinazione alle fasce di popolazione più a rischio. Tra queste, le persone in età avanzata, in considerazione dell’elevata probabilità di sviluppare malattia grave osservata negli anziani. Una strategia che ha sollevato non pochi dubbi, basati sull’idea che la vaccinazione delle persone con un’aspettativa di vita più breve stia salvando meno vite e il potenziale di anni di vita futuri.

Dare priorità agli anziani salva più vite

A sfidare quest’opinione è un nuovo studio pubblicato su PNAS dai ricercatori dell’Università della California che hanno dimostrato come la priorità di vaccinazione per gruppi di età più a rischio permetta di salvare più persone, aumentando anche l’aspettativa di vita rimanente.

L’analisi, condotta a partire dai dati di Stati Uniti, Germania e Corea del Sud, ha tenuto conto dell’età e dei rischi per la salute, basandosi sul calcolo del numero di vite potenzialmente salvate dalla vaccinazione, moltiplicato per l’aspettativa di vita di coloro che sono stati vaccinati. Ad esempio, se 1 milione di vaccinazioni salvasse 1.000 vite, stimando che quelle persone vaccinate vivano altri 20 anni, il numero di anni di vita salvata sarebbe di 20mila.

Rapportando questa stima a determinate fasce di età, i ricercatori hanno osservato che la vaccinazione delle persone di 90 anni salverà il triplo delle vite rispetto alla somministrazione delle stesse dosi a persone di 80 anni.

Prima di questo studio, si sospettava che ci sarebbe stata un’età intermedia – non troppo vecchia e non troppo giovane – che avrebbe massimizzato il beneficio dei vaccini. Abbiamo dimostrato che questo è sbagliato– ha affermato Joshua Goldstein, professore di demografia dell’Università della California e autore principale della ricerca -. I modelli di età della mortalità da Covid-19 sono tali che vaccinare prima gli anziani salva più vite e, inaspettatamente, massimizza anche gli anni-persona di aspettativa di vita rimanente”.

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