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Una mostruosa voragine nel lago di Berryessa: cos’è questo buco nell’acqua

Nel lago artificiale di Berryessa, sito nella Contea di Napa in California, quando l’acqua supera un determinato livello si genera un gigantesco buco con un diametro di 22 metri. La voragine non è un fenomeno naturale, ma un dispositivo (chiamato sfioratore) che si attiva per evitare straripamenti.
A cura di Andrea Centini
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Nel lago di Berryessa, uno dei più grandi bacini artificiali della California, quando l'acqua supera un certo livello si genera una “mostruosa” voragine nei pressi di una delle sue sponde. Si tratta di un vero e proprio buco nell'acqua – con un diametro di ben 22 metri – che fa drizzare i peli anche solo osservandolo a distanza di sicurezza. Ma di cosa si tratta esattamente?

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Lo sfioratore. Come suggerisce la forma perfetta della voragine, non siamo innanzi a uno spettacolare quanto inquietante fenomeno naturale, bensì a un sofisticato dispositivo di ingegneria idraulica, progettato per smaltire l'acqua in eccesso ed evitare straripamenti. Tecnicamente si tratta di uno sfioratore, conosciuto anche col nome di scarico di superficie.

Credit: Jeremybrooks
Credit: Jeremybrooks

Diga di Monticello. Come indicato, il lago di Berryessa è un bacino artificiale, nato in seguito alla costruzione della grande diga di Monticello tra il 1953 e il 1957. L'impressionante struttura ad arco, alta ben 93 metri, fu realizzata sulle montagne Vaca nella contea di Napa arrestando il percorso del fiume Putah Creek. La diga è associata a una grande centrale idroelettrica (conclusa nel 1983) che fornisce energia all'area settentrionale della Baia di San Francisco. L'acqua viene inoltre deviata attraverso il canale Putah ad allevamenti, fattorie ed insediamenti che si trovano a valle, tutti coinvolti nel cosiddetto progetto Solano.

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Idrovora. Lo sfioratore (spillway), costruito sopra uno spesso strato di roccia ripianato, esternamente ha la forma di un robusto cilindro di cemento, mentre all'interno è come un gigantesco imbuto, che si restringe per 61 metri nel cuore della montagna. Il diametro dello scarico passa dai 22 metri superficiali agli 8,5 metri del foro in uscita, ed è collegato a un tunnel che porta l'acqua a valle. Come indicato, la voragine non è sempre attiva, ma si forma quando il livello dell'acqua supera i 15,5 metri, obbligando il flusso a precipitarvi all'interno. È così “vorace” che riesce a ingurgitare 1.360 metri cubi d'acqua al secondo.

Incidente mortale. L'ultima attivazione del “Glory Hole”, come viene chiamato dai locali, è stata il 26 febbraio del 2019 a causa delle forti piogge che hanno investito l'area. La precedente risale al 2017, sempre a causa delle piogge abbondanti. Nei pressi dello sfioratore è naturalmente vietato nuotare, tuttavia ciò non ha evitato un drammatico incidente mortale. La giovane Emily Schwalen nel 1997 decise di sfidare le correnti del “Glory Hole”, venendo infine risucchiata e uccisa. Perse la vita dopo aver lottato per 20 minuti aggrappandosi ai bordi della struttura.

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