Una cura per il dopo-sbronza dell’antichità
I ricercatori che lavorano per l'Egypt Exploration Project, una parte dei quali è impegnato da anni nella trascrizione e traduzione di documenti vecchi di 2.000 anni redatti su fogli di papiro, hanno pubblicato un volume contenente preziose testimonianze relative alla medicina dell’antichità.
I papiri di Ossirinco
I documenti in questione fanno parte della vastissima collezione dei papiri di Ossirinco, rinvenuta sul finire del XIX secolo dagli archeologi Bernard Grenfell e Arthur Hunt a 160 chilometri dal Cairo. Redatti in diverse lingue (in greco e latino ma anche in arabo), consistenti in atti pubblici e privati, come in testimonianze letterarie e epistolari, i papiri di Ossirinco sono stati ben conservati dalle sabbie desertiche egiziane che ne hanno preservato l'integrità per secoli. L’età dei testi spazia dal I al VI secolo dopo Cristo.
Sono custoditi gelosamente da diverse istituzioni distribuite in tutto il Pianeta. Una buona parte di essi si trova presso la Sackler Library della Oxford University.
Medicina alessandrina
Periodicamente, il contenuto di alcuni papiri viene pubblicato dai ricercatori: l’ultimo gruppo edito recentemente, consistente in una trentina di testi, offre la possibilità di gettare uno sguardo sulla scienza di migliaia di anni fa. Si tratta dell’ottantesimo volume, frutto di uno studio meticoloso ed intenso che dura praticamente dal momento della sua scoperta.
Le persone che scrissero i testi riportati da questi papiri derivavano le proprie conoscenze naturalmente dalla cultura greco-ellenistica che, dopo le conquiste di Alessandro Magno e la divisione dell’Impero seguito alla sua morte, influenzò profondamente il mondo mediorientale ed egiziano.
Cure per denti, stomaco e occhi
Tra le diverse prescrizioni mediche troviamo rimedi per le emorroidi, per il mal di denti, per l’ulcera, così come per i problemi agli occhi. Ci sono circa una dozzina di ricette per una lozione chiamata collyrium utile per la pulizia oculare: per eliminare l’accumulo di muco si suggeriva un miscuglio di ingredienti tra cui polvere di rame, ossido di antimonio, biacca, prodotti di fusione del piombo, amido, rose essiccate, acqua piovana, gomma arabica, succo di papavero ed una pianta chiamata Celtic Spikenard. Se vi sembra leggermente pesante per la salute dei vostri occhi, sappiate che la chirurgia oculare era molto peggio: un testo, in buona parte frammentario e con alcune parole di incerta interpretazione, riporta quello che sembra il primo resoconto di un intervento chirurgico per una palpebra rivoltata che aveva causato irritazione. Niente anestesia e tagli poco adatti ai deboli di cuore.
Rimedio antisbronza
Ma possiamo anche leggere (dal greco) che avvolgere assieme delle foglie provenienti da un arbusto chiamato lauro alessandrino (Ruscus racemosus L.) e metterle sul collo poteva aiutare ad alleviare il malessere che segue ad una notte di bagordi. Funzionava? Se veniva suggerito senz’altro: ma se non vi fidate, non vi resta che provare. Alla prossima sbronza.