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Un uomo ha scoperto di avere un verme solitario che viveva nel suo cervello da decenni

È il caso di un 38enne valutato al pronto soccorso dopo un episodio di convulsioni improvvise e alterazione dello stato mentale.
A cura di Valeria Aiello
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Una tenia del maiale / Credit: Rjgalindo
Una tenia del maiale / Credit: Rjgalindo

Quando mangiamo, può capitare di ingerire accidentalmente potenziali patogeni o parassiti. Alcuni più di altri si rivelano particolarmente insidiosi, vivendo e prosperando nell’organismo per molti anni prima di manifestare la loro presenza. È il caso di un uomo di 38 anni che ha improvvisamente iniziato da avere convulsioni e, una notte, è stato trovato tremante sul pavimento in preda a un attacco epilettico e in condizioni di alterazione dello stato mentale. L’uomo, che in precedenza non aveva mai sofferto di convulsioni, è stato portato al pronto soccorso del Massachusetts General Hospital dove i primi controlli medici hanno indicato un possibile sospettato: la tenia, nota anche come verme solitario.

Scansioni cerebrali ed esami del sangue hanno confermato la diagnosi, rivelando che il cervello del paziente era diventato sede di diverse lesioni contenenti questo parassita. L’infestazione da tenia è chiamata cisticercosi e, nel case report pubblicato sul New England Journal of Medicine, i medici affermano che l’ingestione potrebbe risalire a 20 anni prima della presentazione del paziente in ospedale. A quel tempo, l’uomo viveva in Guatemala, dove le infestazioni da tenia hanno spesso un grave impatto sulla salute pubblica nelle aree urbane e rurali.

Fortunatamente, il caso si è risolto senza gravi conseguenze per l’uomo che è riuscito a liberarsi dei parassiti, superando in tre anni gli episodi di crisi.

Il ciclo vitale della tenia è piuttosto complicato e le persone possono sviluppare un’infestazione da questo parassita mangiando tagli di carne o pesce crudi o mal cotti provenienti da animali contaminati. La tenia è ermafrodita, cioè ogni singolo uovo può dare origine a parassiti in grado di autofecondarsi asessualmente. L’infestazione è più comunemente associata all’apparato digerente ma, con il passare del tempo, la larve possono spostarsi nell’organismo, annidandosi in altri organi, come fegato, polmoni e anche il cervello. Nelle aree del mondo maggiormente colpite da questa parassitosi, le infestazioni da tenia rappresentano dal 30 al 70 percento dei casi sospetti di epilessia.

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