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Un piatto di pasta al dente fa bene all’umore e alla linea: di sera aiuta a dormire

Mangiare la pasta offre numerosi benefici fisici e psicologici, come conciliare il sonno, favorire il dimagrimento e il buonumore. Gli spaghetti di grano duro cotti al dente offrono i migliori vantaggi, grazie al ridotto indice glicemico.
A cura di Andrea Centini
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Mangiare la pasta aiuta a rilassarci e a dormire, favorisce il dimagrimento ed è un'ottima alleata del buon umore. Insomma, la pasta, vero e proprio alimento nazionale del Bel paese, è un concentrato di vantaggi per il benessere fisico e mentale, naturalmente se consumata con responsabilità, facendo attenzione alle quantità di calorie ingerite e alla qualità dei condimenti. A tessere le lodi della pasta l'endocrinologa e nutrizionista Serena Missori, che in occasione della 19a Giornata Mondiale della pasta (World Pasta Day) ha rilasciato una serie di consigli, oltre che sfatato qualche ingiusto ‘mito' sul delizioso alimento.

Innanzitutto la dottoressa ha sottolineato che la pasta può essere consumata tranquillamente anche all'interno di un regime dietetico e a cena, facendo un bel regalo a chi è inseguito dai ‘sensi di colpa' per una spaghettata serale. Anzi, proprio gli spaghetti sarebbero da prediligere rispetto agli altri tipi di pasta, poiché possiedono un indice glicemico più basso. Se di grano duro e cotti al dente ancora meglio; queste caratteristiche, infatti, riducono ulteriormente il fattore glicemico. Qualora si esagerasse con la cottura, la Missori suggerisce di passare la pasta sotto acqua corrente fredda.

Mangiarla di sera è un vantaggio per chi soffre di insonnia ed è molto stressato, poiché attraverso l'assorbimento dell'amminoacido triptofano favorisce la sintesi dell'ormone melatonina e della serotonina, che a loro volta conciliano il rilassamento e il sonno. Non a caso queste sostanze sono direttamente coinvolte nei processi che regolano il ritmo circadiano. L'azione dimagrante della pasta è associata proprio al benessere psicologico che riesce a regalarci; il rilassamento riduce infatti gli ormoni dello stress, come il cortisolo, la cui abbondanza catalizza invece l'aumento del peso.

Per chi ha particolari problemi intestinali, come colite, infiammazioni o è semplicemente sensibile al glutine, quando non celiaco, è possibile orientarsi sulla pasta di riso integrale, di quinoa o di grano saraceno, da consumare sempre al dente. Questo tipo di cottura allunga un po' la digestione perché riduce meno il contenuto di amido, ma è vantaggiosa sotto il profilo glicemico. Associarla a verdure amare offre ancora più benefici per chi soffre di disturbi intestinali, senza contare la riduzione nella ritenzione idrica.

Naturalmente anche i condimenti sono importanti, e la dottoressa Missori ha sottolineato che persino una buona carbonara può offrire vantaggi per la salute, ad esempio alla tiroide grazie al mix proteico. Insomma, per festeggiare la Giornata mondiale della pasta, che si celebra ogni anno proprio il 25 ottobre, non c'è niente di meglio che mangiarne un buon piatto. Anche di sera.

[Credit: JESHOOTS]

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