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Un’otturazione ai denti le avvelena il sangue. Il legale chiede aiuto

Affetta da Mcs, una donna cagliaritana di 48 anni è costretta persino a tenersi alla larga da alcuni tipi di elettrodomestici. Si è sentita male a Roma mentre era diretta verso Monaco per sostituire delle otturazioni.
A cura di Redazione Scienze
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Vivere quasi senza poter assumere medicinali ed evitando il più possibile anche semplici operazioni è la condizione a cui è condanna una donna cagliaritana di 48 anni affetta da Mcs, Sensibilità chimica multipla. La donna è sottoposta al costante rischio di choc anafilattico, mal di testa e dermatiti per l'assunzione di medicinali, operazioni chirurgiche o vicinanza ad elettrodomestici come fornetti a microonde. L'ultimo malore provato dalla donna è stato a Roma, dove è bloccata nell'attesa di poter riprendere il proprio viaggio verso la Germania. Itinerario che la cagliaritana ha intrapreso proprio per poter fermare l'intossicazione causata da un'operazione odontoiatrica.

Alla quarantottenne erano state applicate delle otturazioni che contenevano, tra i diversi elementi, anche il mercurio che la sta lentamente intossicando. La paziente aveva chiesto all'Asl 8 di Cagliari di ricevere assistenza per cambiare le otturazioni, ricevendo l'invito a fare riferimento, come indicato all'azienda dal Centro di Riferimento Regionale, agli ospedali Santissima Trinità di Cagliari e il Policlinico Universitario di Sassari. Considerata l'inidoneità all'intervento da parte dei due istituti, il tribunale ha tuttavia disposto all'Asl 8 di pagare operazione correttiva e viaggio a Monaco di Baviera. Lì si stava appunto dirigendo la donna, quando si è sentita nuovamente male.

Spiega Roberto Cao, il legale che rappresenta la donna, che "la mia assistita ha bisogno di aiuto, è rimasta bloccata a Roma a causa del suo quadro clinico e adesso deve raggiungere al più presto un centro specializzato per potersi curare e disintossicarsi. Chiediamo che gli enti competenti o chiunque possa intervenire anche dal punto di vista economico, le dia una mano". "La situazione economica della mia assistita è al limite – precisa ancora l'avvocato – Non lavora a causa delle sue condizioni di salute, l’Asl 8 le ha riconosciuto lo status di portatore di handicap in situazione di gravità con invalidità al 100%. Vive da sola, senza il sostegno di nessun familiare e non è in grado di coprire le spese per un nuovo trasferimento. Le sono stati riscontrati elevati livelli di metalli tossici nei tessuti, in particolare il mercurio di cui sono composte parzialmente le protesi da rimuovere. La mia assistita è diventata una specie di conduttore elettrico".

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