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Un genitore su tre non farà il vaccino antinfluenzale ai propri figli durante la pandemia di Covid

Lo evidenzia un sondaggio condotto negli Usa riguardo alle tematiche e alle tendenze relative alla salute di bambini e adolescenti. Le preoccupazioni più comuni includono gli effetti collaterali, la convinzione che il vaccino non sia necessario o efficace e che così si potranno tenere i propri figli lontano dal rischio coronavirus.
A cura di Valeria Aiello
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A causa della pandemia di Covid-19, quella di quest’anno rischia di essere una doppia stagione influenzale. Tuttavia, solo un terzo dei genitori ritiene che vaccinare contro l’influenza i propri figli sia più importante rispetto agli anni precedenti. Lo evidenzia un sondaggio condotto negli Usa dal CS Mott Children’s Hospital, il Flu vaccine for children in the time of COVID – Mott Poll Report, che rileva come, nonostante il rischio che i sintomi di influenza possano essere confusi con l’infezione da coronavirus, un genitore su tre considera il vaccino antinfluenzale come non necessario o comunque non urgente. “Questo aumenta le preoccupazioni su come l’inizio della stagione influenzale possa complicare le sfide nella gestione sanitaria di Covid-19” ha affermato Sarah Clark, ricercatrice del Dipartimento di Pediatria dell’Università del Michigan e co-direttrice del sondaggio.

Le autorità di Sanità pubblica, sottolinea il report, hanno più volte evidenziato quanto sia importante che le persone di tutte le età ricevano il vaccino contro l’influenza durante la pandemia di Covid-19. “Potremo avere picchi di influenza e Covid-19 allo stesso tempo, che potrebbero sopraffare il Sistema sanitario, la capacità di test e potenzialmente ridurre la nostra capacità di identificare e curare efficacemente entrambe le malattie respiratorie” ha aggiunto Clark.

Il rapporto, basato sulle risposte di 1.992 genitori selezionati in modo casuale e stratificato, con almeno un figlio di età compresa tra i 2 e 18 anni, rivela che il 34% dei genitori ha affermato che è improbabile che quest’anno i propri figli vengano vaccinati contro l’influenza. Le ragioni più comuni includono preoccupazioni per gli effetti collaterali del vaccino antinfluenzale (42%) e la convinzione che il vaccino antinfluenzale non sia necessario (40%) o efficace (32%). Il 14% dei genitori non prenoterà la vaccinazione perché così potrà tenere i propri figli lontano dal rischio Covid-19 nei centri sanitari mentre il 9% indica che il bambino ha paura degli aghi o non vuole vaccinarsi contro l’influenza.

Al contrario, i due terzi dei genitori intendono far vaccinare il proprio figlio contro l’influenza (49% molto probabile, 19% probabile) ma l’intenzione, evidenzia il report, è leggermente inferiore a quella degli anni precedenti, in particolare tra i genitori dei ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni (65%) rispetto ai genitori dei bambini più piccoli (73% per i figli dai 2 ai 4 anni e 70% dai 5 ai 12 anni). Tra i genitori che hanno affermato che il proprio figlio ha già ricevuto il vaccino antinfluenzale lo scorso anno, quasi tutti (96%) hanno espresso l’intenzione di farlo vaccinare anche nel 2020. D’altra parte, tra i genitori il cui figlio non ha ricevuto il vaccino antinfluenzale nel 2019, solo il 28% afferma che è probabile che lo riceva quest’anno.

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