Un gene unico per la formazione e lo sviluppo di pene e arti
I ricercatori della University of Georgia sono rimasti molto sorpresi quando, esaminando il genoma di un gruppo di serpenti appartenenti a specie diverse (boa constrictor, pitone delle rocce birmano e cobra reale), hanno notato, nel loro DNA, la presenza del codice genetico che, in molti animali, controlla lo sviluppo e la crescita degli arti: non avendo zampe infatti gli scienziati si sono chiesti come mai fossero dotati di questo gene. Dopo ulteriori indagini, hanno pubblicato su Developmental Cell la loro spiegazione in uno studio intitolato “Shared Enhancer Activity in the Limbs and Phallus and Functional Divergence of a Limb-Genital cis-Regulatory Element in Snakes” che fa riferimento ad uno studio passato sul posizionamento dei genitali sul corpo.
I dati raccolti hanno mostrato che lo stesso pacchetto genetico responsabile della crescita degli arti controlla anche la formazioni dei genitali, che siano il pene o il clitoride, o l'emipene, nel caso dei serpenti. Inoltre i serpenti non sono sempre stati senza zampe, ma le avrebbero perse circa 100 milioni di anni fa, come dichiarato da Douglas Menke, professore assistente di genetica e autore dello studio. “Ci sono volute milioni di generazioni di serpenti per arrivare alla formazione di un corpo senza arti – afferma il professore – ci saremmo aspettati che il DNA associato alla crescita delle zampa, con il tempo, sarebbe scomparso o si sarebbe evoluto per svolgere altri compiti, ma così non è stato”.
Gli scienziati hanno effettuato test sulla presenza di questo gene e il suo livello di attivazione nei topi e nelle lucertole e hanno scoperto che anche per questi animali è responsabile della formazione delle varie appendici, che siano il pene o le zampe.
Ora che sono chiari i molteplici compiti di questo gene, il professor Menke ha intenzione di scoprire come il DNA non codificante influenzi la formazione delle diverse forme di genitali osservate in natura.