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Un futuro completamente rinnovabile è possibile

E, secondo l’ultimo rapporto di Greenpeace, anche realizzabile entro il 2050.
A cura di Nadia Vitali
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energia eolica via per il futuro

Se ci fosse la concreta volontà di farlo, si potrebbe giungere appena nel 2050 a vivere in un mondo che dipende per il proprio fabbisogno energetico esclusivamente dalle rinnovabili: un po' come portare il Costa Rica su scala globale.

Inutile dire che si tratterebbe di uno scenario fortemente conveniente, del quale beneficeremmo tutti e sotto diversi punti di vista: questo è quanto sottolineato dal rapporto Energy Revolution 2015 – 100% renewable energy, curato da Greenpeace. Un rapporto che, come sottolineato dal Direttore Esecutivo di Greenpeace International Kumi Naidoo, dovrebbe esser letto con attenzione da «tutti quelli che dicono "non si può fare"», sulla base degli interessi dei giganti dei combustibili fossili. 

La soluzione che garantirebbe a tutti un futuro pulito e respirabile, oltre che più sicuro, prevederebbe dei forti investimenti iniziali, questo va da sé: investimenti che, tuttavia, verrebbero ripagati nell'immediato e nel futuro, grazie al risparmio accumulato derivante dall'abbandono dei combustibili. Gli autori del rapporto spiegano che per giungere a quota 100% di energia rinnovabile bisognerebbe spendere circa 100 miliardi di dollari l'anno; ma rinunciando ai combustibili fossili si finirebbe per risparmiare, sullo stesso periodo di tempo, 1070 miliardi di dollari l'anno, che è una cifra superiore a quella necessaria per il passaggio completo verso il green.

Entro i prossimi 15 anni, la frazione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili potrebbe passare dal 21 al 64%: questo perché settori come l'eolico e il solare sono ormai talmente avanzati da poter competere anche con le più tradizionali risorse energetiche fossili. Uno sviluppo esponenziale che avrebbe come risultato immediato di abbassare, entro il 2030, la quota di emissioni da 30 giga-tonnellate a 20 giga-tonnellate, anche tenendo conto della crescita rapida e caotica di Paesi come Cina, India e Brasile.

Nel rapporto si mettono in evidenza anche le eventuali ricadute positive in termini di occupazione: la transizione verso il rinnovabile creerà 20 milioni di posti di lavoro entro i prossimi quindici anni, con la sola energia solare che potrebbe impiegare 9,7 milioni di persone e 7,8 milioni impiegati nell'eolico.

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