Un fossile di Scrat!
Chi lo avrebbe mai detto che quella sorta di scoiattolo o topo dai denti a sciabola, nato dalla fantasia dei creatori de L'Era Glaciale avrebbe fatto un giorno la sua comparsa nel mondo reale, seppur sotto forma di fossile? Eppure, questo è proprio quanto accaduto in Sud America, grazie ad un gruppo di studiosi guidati da Guillermo W. Rougier dell'Università di Louisville.
Era il 2006 quando alcuni ricercatori si imbatterono, a Cipolletti nella Patagonia settentrionale, in due crani parzialmente integri, completi di mandibola: erano i resti di un mammifero che sarebbe stato ribattezzato dai paleontologi Cronopio dentiacutus. Con gli occhi tondi e sporgenti, il muso sottile e gli affilati canini, questo scoiattolo della lunghezza di circa 10-15 centimetri, non poteva che far pensare a Scrat. Sola, notevole differenza, nel regime alimentare: al Cronopio, infatti, erano gradite larve ed insetti anziché ghiande.
Vissuto cento milioni di anni fa, in una pianura ricca di vegetazione nei pressi di un fiume è stato uno dei pochissimi esemplari di mammifero al mondo nell'epoca in cui erano ancora i dinosauri i protagonisti indiscussi del nostro pianeta, nel tardo Cretaceo. Il Cronopio dentiacutus apparteneva al gruppo dei driolestidi, mammiferi primitivi estinti simili per dimensioni ed aspetto agli scoiattoli, considerati lontanamente all'origine degli attuali marsupiali e placentati.
Il suo ritrovamento ha, finalmente, consentito ai ricercatori di ricostruire la morfologia di questo animale, fino ad ora basata solo sui pochi denti fossili rinvenuti in passato: la scoperta, pubblicata su Nature, sarà, da adesso, un nuovo elemento imprescindibile per gli studi futuri sull'evoluzione dei mammiferi, il processo che ha portato fino a noi.