Un cuore artificiale a misura di bimbo
Per ora si stanno avendo ottimi riscontri e, se la ricerca dovesse continuare sulla stessa linea, potrebbe trattarsi di un'innovazione che faciliterebbe la vita di molti bambini tra i 2 e i 15 anni con problemi cardiaci. All'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, infatti, è stato presentato il progetto "Un cuore nuovo" dal valore complessivo di 550 mila euro. Spiega Antonio Amodeo, responsabile dell’Unità di Funzione Ecmo e Assistenza meccanica cardiorespiratoria del Bambino Gesù
Già abbiamo iniziato la fase sperimentale sugli animali, che ha dato ottimi risultati. Speriamo nel giro di 24 mesi di arrivare alla fase clinica. Il principale beneficio di questo nuovo cuore artificiale è che può essere completamente impiantato e dunque il bambino può andare a casa e aspettare lì il trapianto, senza essere costretto ad aspettare in ospedale legato a una macchina.
Il "cuore nuovo", infatti, riuscirebbe a soppiantare le attuali strumentazioni adoperate per pompare sangue nell'attesa – spesso molto lunga – di poter effettuare un trapianto. L'assistenza meccanica che attualmente costringe a letto il malate verrebbe sostituita da un motore alimentato da batterie esterne, inserito nel ventricolo sinistro e dal peso di circa 40 grammi. In questo modo il bambino potrebbe tornare a casa con la propria famiglia nell'attesa di organi disponibili per il trapianto. Qualora la sostituzione dell'organo non sia possibile per motivi medici, la soluzione del cuore nuovo potrebbe anche ritenersi definitiva.