Tutto quello che c’è da sapere sulla castrazione dei cani e dei gatti
[Foto di jeffreyw]
Vivere con un cane o un gatto significa avere responsabilità, verso di loro e verso il mondo che ci circonda, ecco perché quando un animale domestico entra a far parte della nostra famiglia, ciò che dobbiamo necessariamente fare è creare una relazione biunivoca con lui. Cosa c'entra la sterilizzazione? È diversa dalla sterilizzazione?
Castrazione e sterilizzazione
Quando si parla di sterilizzazione, spesso si distingue tra castrazione per i maschi e sterilizzazione per le femmine. In realtà la sterilizzazione è in generale l'operazione chirurgica che rende un animale incapace di riprodursi. Ad essere corretti, i maschi vengono sottoposti ad orchiectomia, esportazione dei testicoli, mentre le femmine ad ovariectomia, esportazione delle ovaie, che può essere ovarioisterectomia, che include cioè l'esportazione dell'utero, nel caso per esempio di femmine anziane o con patologia legate all'apparato riproduttivo. L'operazione nella femmina consiste nell'apertura dell'addome e nella conseguente asportazione delle ovaie, per i maschi è più semplice e prevede l'apertura dello scroto, la sutura dei tessuti fibrosi che collegano ai testicoli che vengono così eliminati. Nei gatti non sono previsti punti allo scroto, come accade invece per i cani.
Una soluzione comportamentale
[Foto di nguyen hoangnam]
Molto spesso capita di sentir dire che la sterilizzazione sia un'ottima scorciatoia per risolvere i disturbi comportamentali di un cane. Purtroppo non è così. La sterilizzazione ha sicuramente risvolti sul carattere dei nostri amici a 4 zampe, visto che agisce sugli ormoni e quindi riduce alcune sintomatologie, ma non risolve un eventuale problema alla radice. Un cane che monta tutti i cani, maschi e femmine che siano, non è un macho dalla passione sessuale travolgente, ma è un soggetto che ha difficoltà a relazionarsi e nella monta trova la sua strada, che spesso lo porta a litigare. Le sue interazioni diventano così per lo più negative, fatte di scontri continui, tanto da portarlo ad essere prevenuto nei confronti degli altri simili che finisco per essere visti come nemici. Sterilizzare questo soggetto, che magari si comporta in questo modo solo perché insicuro, potrebbe addirittura peggiorare il suo stato d'animo (gli ormoni possono dare coraggio ai profili più insicuri). Idem per i gatti che si scontrano in ambiente domestico per questioni territoriali. Prima di pensare ad una sterilizzazione per motivi comportamentali, bisognerebbe affidarsi ad un educatore cinofilo, o un veterinario comportamentalista per i casi più gravi, o un consulente in relazione felina, che possa consigliarvi come instaurare una relazione profonda con il vostro amico peloso, tanto da portarlo a fare riferimento a voi in caso di difficoltà, invece di scontrarsi con gli altri individui che incontra, o con i quali convive. Con il tempo, e con le giuste attività, si può insegnare ai cani socialmente meno competenti a presentarsi nella maniera corretta agli altri, evitando situazioni spiacevoli, e ai gatti a convivere trovando ognuno il proprio luogo sicuro in casa.
I vantaggi della sterilizzazione
La sterilizzazione non è ovviamente un procedura da considerare negativamente. Ci sono infatti veterinari che ritengono questa operazione utile per:
– ridurre il rischio di tumore ai testicoli o alle mammelle (maschi e femmine)
– ridurre il rischio di fistole perianali (maschi e femmine)
Per le femmine di cani, la sterilizzazione è efficace nel caso di continue gravidanze isteriche che, con il tempo, potrebbero provocare il tumore alle mammelle. Mentre non c'è una vera e propria letteratura scientifica sull'effettiva necessità di sterilizzare dopo il primo calore o di far procreare la femmina almeno una volta prima di sterilizzare, così come non sempre maschi e femmine sterilizzati debbano per forza ingrassare.
La sterilizzazione ha i suoi vantaggi se si parla di controllo delle nascite, vista l'abbondanza di cani e gatti abbandonati ogni anno. In ogni caso, affidatevi al vostro veterinario per capire se sia realmente necessaria.
Blocco della crescita
Capita di sentir dire che un cane e un gatto castrati prima dello sviluppo sessuale siano più ‘docili'. Non è del tutto corretto. Sterilizzare un animale, così come un essere umano, prima dello sviluppo sessuale, significa in un certo senso bloccargli lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, limitandogli la conoscenza della realtà sessuale. Questo spiega perché cani e gatti castrati prima dello sviluppo restino effettivamente più ‘cuccioli' nel comportamento rispetto ai loro simili che invece hanno affrontato il complicato percorso dell'adolescenza, che si porta con sé la formazione del carattere maturo, la consapevolezza del proprio ruolo nel gruppo, il rimettere in gioco le dinamiche relazionali instaurate nel periodo infantile. Non è raro sentir dire di un cane, ad esempio, “Appena ha compiuto 7 mesi, ha smesso di ascoltarmi”: si tratta del classico comportamento del teenager che mette tutto e tutti in discussione perché, preso dalla carica ormonale e dallo sviluppo psicologico, cerca il proprio posto nel mondo e in famiglia. È proprio a questo punto che i proprietari devono riuscire ad approfondire la relazione, senza far ricorso a scorciatoie che non hanno risultati scientifici utili a giustificarle.
Marcature e libertà
[Foto da Wikipedia.org]
Se analizziamo i motivi principali per i quali cani e gatti vengono castrati, ci rendiamo conto che le necessità spesso non sono dei 4 zampe, ma nostre. Parlando di gatti maschi, la sterilizzazione eviterebbe le marcature del territorio, quindi della casa, per le gatte invece limiterebbe i continui calori, dati in realtà dagli sbalzi termici delle abitazioni: entrambe queste “problematiche” potrebbero risolversi permettendo ai gatti di uscire liberamente da casa, per confrontarsi con il mondo esterno. Parlando di cani maschi, quest'operazione chirurgica impedirebbe i fenomeni di “dominanza”, che abbiamo già visto essere più disturbi relazionali (in ogni caso un cane che ha imparato a relazionarsi con la monta, difficilmente cambierà approccio dopo la sterilizzazione), alle femmine, eviterebbe l'esilio dal parco, dove i cani maschi potrebbero cercare di accoppiarsi: anche in questi casi, è il nostro sostegno che manca, per i primi perché basterebbe chiedere aiuto a chi si occupa di comportamento, per le seconde perché potremmo cogliere questo periodo di lontananza dal parco per svolgere attività di diverso tipo con la nostra amica 4 zampe.
Trattandosi di un'operazione chirurgica, che come detto ha sicuramente alcune utilità di tipo veterinario, dovremmo assicurarci che sia necessaria e non un mero palliativo.