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Tutto pronto per la Luna Rosa (che non è rosa)

La Luna Rosa è pronta a dar spettacolo la sera del 19 aprile, ma sebbene porti questo nome il disco del satellite non sarà tinto di questo colore. Il nome del plenilunio deriva infatti dalla tradizione dei nativi americani algonchini, che nel mese di aprile celebravano la fioritura della pianta Phlox subulata, caratterizzata da fiori di un rosa intenso.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Andrea Centini
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A partire dalle 20:00 (ora di Roma) di venerdì 19 aprile potremo ammirare nel cielo la “cavalcata” della spettacolare Luna Rosa, il plenilunio di aprile, che pur portando questo nome affascinante non sarà affatto di colore rosa. Meteo permettendo, vedremo infatti il disco del nostro satellite della solita tinta tra il biancastro e il giallognolo, che risulterà anche leggermente più spento rispetto ai primi mesi dell'anno, dato che si tratterà della prima Luna Piena “normale” del 2019 e non di una Superluna (in pratica, la sua distanza sarà maggiore rispetto a quella dei pleniluni di gennaio, febbraio e marzo, dunque il disco risulterà leggermente più piccolo e meno brillante). Ma allora perché la Luna Rosa si chiama così pur non essendo di questo colore?

Perché la Luna Rosa non è rosa

La Luna Rosa, come tutti i pleniluni dell'anno, prende il nome dal tradizionale calendario lunare degli algonchini, la tribù di nativi americani più numerosa, che erano soliti – così come altre comunità – dare appellativi alle lune piene sulla base di eventi naturali importanti. Nel caso specifico, il plenilunio di aprile prende il nome di Luna Rosa per la fioritura della Phlox subulata, una pianta della famiglia delle Polemoniaceae caratterizzata da un intenso colore rosa (anche se esistono varianti con altre tonalità). Queste piantine, alte una decina di centimetri e caratterizzate da fiori con cinque sottili petali, sono infatti capaci di invadere interi prati degli Stati Uniti orientali e centrali, trasformando il paesaggio in una gioia per gli occhi. I nativi americani, che uscivano dai rigori dell'inverno, vedevano compiuto in questi spettacoli bucolici il senso della rinascita, intimamente connesso a quello della primavera. Ecco perché decisero di dedicare la fioritura dei Phlox al plenilunio di aprile.

Quando vedere la Luna Rosa

Come indicato, in Italia potremo ammirare la Luna Rosa a partire dalla sera, proprio perché il satellite sorgerà nei nostri cieli più o meno al tramonto del Sole. In realtà la fase effettiva di plenilunio verrà raggiunta alle 13:12 di venerdì 19, ma dato che il disco appare pieno diverse ore prima e dopo questo momento, lo spettacolo risulterà imperdibile anche di sera. Come indicato, la Luna inizierà a salire nel cielo attorno alle 20:00 ora di Roma; per chi scruta il firmamento da Brindisi lo spettacolo inizierà un po' prima, alle 19:36, mentre chi vive all'ombra della Mole di Torino dovrà attendere un po' di più, dato che la Luna Rosa inizierà a fare capolino sull'orizzonte orientale alle 20:25. A questo link trovate tutti i dettagli sulla “cavalcata” serale e notturna del nostro satellite, che si concluderà tra le 6:20 e le 7:00 del mattino (a seconda della città) di sabato 20 aprile.

Perché la Luna Rosa accompagna la Pasqua (ma non avrebbe dovuto)

La Luna Rosa impreziosirà il cielo del weekend di Pasqua, ma in realtà non avrebbe dovuto. Com'è noto la festività cade nella prima domenica dopo il plenilunio che segue l'equinozio di primavera, che quest'anno si è verificato il 20 marzo. Poiché la Luna Piena seguente si è levata il 21 marzo, ne consegue che avremmo dovuto festeggiare la Pasqua domenica 24 marzo. Tuttavia, per convenzione, la Chiesa cattolica prevede che l'equinozio di primavera cada sempre il 21, dunque il plenilunio successivo a quella data risulta proprio quello del 19 aprile. Ecco perché festeggeremo la Pasqua domenica 21, nel weekend “baciato” dalla spettacolare Luna Rosa.

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