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Tutto pronto per la Luna Piena del Raccolto di settembre: perché si chiama così

Il nome dei pleniluni di settembre e ottobre è intimamente connesso all’equinozio di autunno, che sancisce il passaggio astronomico alla stagione autunnale. Quello più vicino dei due, in base alla tradizione dei nativi americani algonchini, prende il nome di Luna Piena del Raccolto, poiché permetteva alle tribù di cogliere i cereali anche nel cuore della notte, grazie alla luminosità del disco lunare.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Andrea Centini
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Alle 06:33 ora italiana di sabato 14 settembre 2019 la Luna raggiungerà la fase di plenilunio, che in base alla tradizione dei nativi americani algonchini – la tribù più popolosa e influente – prende il nome di Luna Piena del Raccolto. A differenza dei nomi degli altri mesi, legati a eventi naturali come la fioritura delle piante, l'arrivo del gelo o il comportamento animale, quello di settembre è variabile ed è legato alla vicinanza dell'equinozio di autunno, che quest'anno cadrà esattamente alle 9:50 del mattino di lunedì 23 settembre. La Luna Piena più prossima a questo evento astronomico prende il nome di Luna Piena del Raccolto, che dunque può manifestarsi a settembre o in ottobre. Quando la Luna Piena del Raccolto cade in ottobre, quella di settembre prende il nome di Luna Piena del Grano o del Mais.

Ma perché il plenilunio di settembre (o ottobre) ha a che fare con i raccolti? Il motivo è semplice. I nativi americani, che scandivano stagioni e anni attraverso il calendario lunare, diverso da quello gregoriano utilizzato da noi, grazie alla luminosità del disco lunare potevano continuare a raccogliere mais, grano e altri cereali anche nel cuore della notte, proprio grazie alla brillantezza della Luna. Va tenuto presente che la luce “emessa” dalla Luna non è propria, ma è quella riflessa del Sole, che come le altre stelle attive la produce attivamente attraverso le reazioni nucleari che avvengono al suo interno. Sabato 14 settembre dall'Italia non potremo ammirare il momento esatto della pienezza, dato che la Luna sorgerà tra le 19:45 e le 20:15 in base alla posizione geografica. Poiché il disco risulta pieno anche diverse ore prima e dopo tale momento, lo spettacolo sarà comunque affascinante – meteo permettendo – già a partire dalla sera di venerdì 13.

Come indicato, il nome comune dei pleniluni è quello attribuito dagli algonchini, la tribù più grande anche ai giorni nostri, tuttavia anche altri nativi americani erano soliti dare nomi propri alla Luna Piena. Quella di settembre per i Lakota Sioux era la “Luna quando le Prugne diventano Scarlatte”, mentre per i Sioux era la “Luna quando Cresce la Pelliccia ai Vitelli”. Per gli Omaha era invece la “Luna quando il Cervo lascia l'impronta sulla Terra”, e per i Cree era la “Luna delle Alci in Amore”, a causa dei bramiti emessi da questi animali durante la stagione degli accoppiamenti. Naturalmente sono tutti nomi che non hanno alcun valore scientifico, ma che donano ancor più fascino al ricorrente spettacolo astronomico.

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