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Tutto pronto a Marrakech, ma cos’è il COP22? Ecco come stiamo provando a salvare la Terra

Il 7 novembre si parte con il COP22 che si terrà in Marocco. In occasione di questa ventiduesima conferenza, i Paesi aderenti decideranno come muoversi per salvare il Pianeta.
A cura di Zeina Ayache
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Lo scorso dicembre 2015 non si faceva altro che parlare di COP21, la conferenza di Parigi in occasione della quale i potenti del mondo si sono riuniti nel tentativo di trovare un accordo utile alla sopravvivenza del nostro Pianeta, e di conseguenza alla nostra. La firma sull'accordo ha sancito i limiti delle emissioni di CO2 che dovrebbero permetterci di evitare un incremento delle temperature globali superiore ai 2 gradi. In pratica, entro il 2050 dobbiamo ridurre le emissioni del 70%, diversamente la Terra si surriscalderà oltre i 2 gradi con conseguenze devastanti sull'ambiente: scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare, distruzione di intere città, morte di milioni di persone, scomparsa di centinaia e centinaia di specie animali, perdita di interi ecosistemi e così via. Insomma, se non ci diamo davvero da fare il nostro futuro sarà tutt'altro che roseo.

E non finisce qui. Il COP21 ha anche stanziato 100 miliardi di dollari annui da investire per supportare i Paesi in via di sviluppo, per agevolare l'innovazione e per modificare le nostre cattive abitudini in fatto di emissioni di CO2 e concentrarci su tecnologie a basso consumo di carbonio.

E il COP22 a cosa serve?

Ora che i Paesi aderenti hanno firmato l'accordo, bisogna capire effettivamente come muoversi. Per questo tra il 7 e il 18 novembre la Nazioni si riuniranno a Marrakech, in Marocco. Per intenderci, dopo anni e anni di chiacchiere, questo novembre 2016 dovrebbe segnare l'effettivo inizio del cambiamento che si spera possa portarci ad evitare la distruzione del Pianeta. Per quanto possa sembrare un'affermazione tragica, ad oggi la situazione è davvero preoccupante: quest'estate abbiamo visto gli effetti di El Niño potenziato dal riscaldamento globale, per non parlare degli effetti dello scioglimento dei ghiacciai sugli ecosistemi e sul livello del mare che sta crescendo più del previsto. Parlando invece degli animali, ricordiamo che stiamo vivendo la sesta estinzione di massa proprio a causa del continuo sfruttamento, da parte nostra, delle risorse naturali.

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